Serie C, il tempo stringe: quante iscrizioni a rischio

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di Claudio De Vito – L’Avellino viaggia in tutta sicurezza verso il termine del 24 giugno entro il quale richiedere la Licenza Nazionale per la stagione 2019/2020. Passo dopo passo, gli uffici Sidigas di Napoli hanno prodotto tutte le carte in regola necessarie per soddisfare i macro requisiti in ottica iscrizione. Il complesso iter volge al termine e sarà messo a punto nei prossimi giorni.

C’è chi invece in Serie C faticherà ad iscriversi o, peggio ancora, non ci giocherà. E’ iniziata la corsa contro il tempo per alcuni club ad oggi incapaci di aderire alle prescrizioni federali, quest’anno più rigide alla luce del caos della scorsa estate. Il Foggia si ritrova sotto una montagna di debiti ed è stato messo in vendita alla simbolica quanto insolita cifra di 1 euro.

Anche Viterbese, Arzachena e Siracusa devono fare i conti con le volontà di disimpegnarsi manifestate dalle  rispettive proprietà. L’Imolese, che rientra nel novero dei club virtuosi della C, invece è alle prese con la grana stadio: se non è a norma Uefa, si resta fuori. Il presidente Francesco Ghirelli sta dialogando con le società in difficoltà, ma il tempo stringe e allora lo scenario dei ripescaggi dalla D si fa sempre più concreto.

Alla finestra ci sono Paganese, Modena, Audace Cerignola e Virtus Verona. Il Venezia, retrocesso in Serie C dopo aver perso il playout con la Salernitana, invece potrebbe ritrovare subito la cadetteria alla luce delle criticità che Chievo, Palermo e Trapani si ritrovano ad affrontare. Insomma la Lega Pro, già pronta a scioperare dopo l’esclusione dai benefici fiscali del decreto crescita, naviga nell’oramai consueta incertezza sulla soglia dell’iscrizione al campionato.

 

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