Serie B.Troppe scommesse su Varese-Catania: Niente bolletta.

Se fate in fretta, da qualche parte la trovate ancora. Ma giusto su qualche bookmaker, che intanto avrà pensato bene di abbassare la quota, un autentico crollo rispetto a quella iniziale.

Per il resto, tabula rasa. Varese-Catania è scomparsa, quasi dappertutto.

Nessun mistero, ragazzi. Non è arrivato il mago Silvan, che con il suo “sim, sala, bim” e un gesto della mano ha provveduto a cancellarla dai palinsesti.

E neanche qualche suo più giovane collega. Di solito certe cose accadono quando ci sono di mezzo tante scommesse, per somme ingenti.

E in questo caso le puntate sono sulla vittoria del Catania. Vero è che il Varese è messo molto male in classifica, ha scarse chance di salvezza e tanti guai, anche (o soprattutto) solo il profilo finanziario.

Ma è pure strano che tutti corrano a puntare soldi sul successo del Catania. Perché la squadra etnea in trasferta finora non ha mai vinto.

Da dove arriva tutto questo ottimismo? Difficile comprenderlo.

E’ proprio per questo che certe scommesse vengono definite anomale: perché su una certa partita si punta quasi esclusivamente su un risultato, senza che peraltro via siano particolari motivi per farlo. Intanto, così è andata, almeno fino ad ora.

La quota media iniziale per il segno 2 era 2,43 (con punte massime di 2,85), poi la quota è crollata: chi non l’ha tolta dal palinsesto ha quote che si aggirano tra l’1,65 e l’1,70, ma (come dicevamo) la maggior parte dei bookmaker ha preferito non accettare più gioco su quella partita.

Stesso canovaccio sul mercato asiatico: handicap iniziale a 0 (l’handicap assegnato a partite molto equilibrate), sceso man mano, fino a – 0,75 (Catania nettamente favorito). Giocate anomale, si chiamano così.

E autorizzano a sospettare.