Serie B – L’ex Marra: “Una partenza sprint potrebbe favorire i lupi”

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Riscrivere un destino segnato, provare fotogramma su fotogramma – nonostante lo svantaggio dovuto ad una partenza da brividi – a cambiare il finale del film. “Io sono ucciso, ma mai distrutto… io sono il Lupo” recitava una poesia ed è questo lo spirito con cui i biancoverdi andranno ad affrontare il quartultimo atto della stagione. Atto della continua speranza o del definitivo baratro, al cui termine si saprà che ne sarà della squadra di Campilongo.

Meno di 48 ore a Salernitana-Avellino, meno di due giorni dalla sfida che vale il futuro dei lupi. Il countdown sta per terminare, la sfida cruciale, l’appuntamento più atteso dell’ennesimo sofferto torneo, è alle porte. Una gara da dentro o fuori: vincere per rimanere aggrappati alla B, per alimentare il sogno. Serve una impresa, sbancare l’Arechi per la prima volta nella storia e continuare la rimonta. Il morale è alto, il gruppo è carico e consapevole dei propri mezzi, convinto di poter riuscire a conquistare l’intero bottino. Ad attendere Di Cecco e compagni ci sarà uno stadio colmo in ogni ordine di posto, un caloroso mare granata che cercherà di trascinare la propria squadra alla conquista dei tre punti.

Questa volta il destino, gli obiettivi, il sogno, coincidono da una parte e dall’altra. Si lotta per un traguardo in comune.

“Vincere a Salerno si può”. Parola di Salvatore Marra. L’ex centrocampista dei lupi autore del goal vittoria dell’11maggio 2003 a Crotone, che riconsegnò l’Avellino al campionato cadetto dopo otto lunghi anni, fa le carte al derby.

“È un partita difficile ma l’Avellino ci arriva alla grande. – afferma il napoletano – Mi auguro che al termine della gara si possa fare festa. Un successo servirebbe a dare un ulteriore iniezione di fiducia a questo gruppo che sta dimostrando, nonostante tutte le difficoltà, di voler conservare la categoria”.

L’undici di Campilongo però arriva a questo derby senza un giocatore importante come Sforzini e quasi sicuramente, salvo una ‘guarigione’ dell’ultima ora, anche di De Zerbi. Assenze pesanti in questo rush finale?
“È vero. Senza questi due elementi si fa un regalo agli avversari, ma c’è anche da dire che i ragazzi stanno vivendo un grandissimo momento. Nelle ultime uscite hanno ottenuto risultati importanti, mostrando un buon gioco e questo è sicuramente merito del mister che è riuscito ad inculcare una mentalità combattiva e ‘trionfante’ alla squadra”.

Salernitana ed Avellino scenderanno in campo dopo una settimana vissuta con spiriti opposti. I granata sono stati contestati, i lupi omaggiati e sostenuti dal proprio pubblico, ma sugli spalti ci sarà solo la tifoseria di casa. Con quale spirito bisognerà affrontare questa gara, come si può provare a vincere la battaglia?
“Sarà necessario partire forte, imporre il proprio gioco dai primi minuti, sfruttando l’ottima tenuta atletica e la velocità di alcuni elementi. Così da annichilire la gente”. Insomma, l’Avellino dovrà tentare di presentarsi sul rettangolo verde al motto: la miglior difesa è l’attacco”.

La gente di Irpinia sarà costretta a soffrire a casa, ma in settimana ha dimostrato ancora una volta l’attaccamento verso questa maglia e verso questi colori, inscenando una vera e propria coreografia durante gli allenamenti…
“I tifosi sono l’unico punto fermo dell’Avellino. La passione del popolo irpino è indescrivibile. Non ci sono parole per commentare il grande cuore di questa gente. In altre città con una situazione del genere si sarebbero allontanati, invece qui si sono stretti attorno alla loro maglia, dimostrando l’attaccamento con i fatti. Meritano questa salvezza, basta sofferenze. Io mi sento molto legato a questa città, sono un avellinese acquisito, per me è stato un anno stupendo. Una stagione che porterò sempre dentro. So cosa vuol dire indossare quella casacca. Il giorno dello Scida non lo dimenticherò mai, come non dimenticherò tutto quel campionato. Speriamo che la squadra riesca a far gioire il pubblico costretto a restare a casa. I 10.000 di Crotone, come i tanti tifosi che abbiamo portato dietro nelle ultime sfide, resteranno sempre stampati nella mia mente”.

Chi sarà l’uomo derby?
“Spero Ciotola che è di sicuro l’elemento più importante in questo momento, ma anche Aubameyang può rivelarsi fondamentale. È un ragazzo che a mio avviso ha grosse potenzialità e che finalmente contro il Parma si è sbloccato. Dopo tanti errori dovuti anche alla giovane età ha siglato il suo primo centro. Mi farebbe molto piacere se si ripetesse”.

Quante possibilità di raggiungere i play-out?
“È inutile fare calcoli, l’Avellino deve fare la corsa solamente su se stesso. L’importante è vincere sabato, poi sull’onda dell’entusiasmo raggiungere gli spareggi si può”.(di Sabino Giannattasio)

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