In questa stagione il Piacenza di Stefano Pioli, prossimo avversario dell’Avellino, ha viaggiato con un rendimento poco costante. Meglio sicuramente durante i primi due mesi del torneo cadetto, periodo nel quale capitan Riccio e compagni hanno portato a casa 9 punti in sei uscite. Così non è stato però da ottobre e più precisamente dalla sfida interna contro la Salernitana che dal Garilli ne uscì col bottino pieno. Da quella gara sono state 4 le sconfitte patite dalla compagine emiliana in otto gare, anche se Pioli mantiene inalterata la propria striscia di risultati utili consecutivi da tre turni. Ecco perché la ciclicità dei risultati più o meno positivi degli emiliani potrebbe rivelarsi un’arma in più da sfruttare da parte dei biancoverdi. A dispetto dei tanti infortuni che stanno condizionando la stagione del Piacenza, Stefano Pioli in queste prime 14 giornate di campionato ha potuto contare su una intelaiatura fissa di uomini. Sono infatti 12 i giocatori emiliani in doppia cifra di presenze contro i 6 dell’Avellino. Ma nel match di venerdì sera oltre ai difensori Mengoni e Bini e all’attaccante Tulli, che non hanno mai messo piede sul campo per infortunio in questa stagione, il tecnico piacentino dovrà fare a meno anche di Graffiedi, Ferraro, Wolf e Rickler, quest’ultimo squalificato per un turno. Tre assenze pesanti quelle di Rickler che costringeranno Pioli a stravolgere la propria formazione per la prima volta. Premio Stakhanov al portiere Cassano, capitan Riccio e Olivi che, a differenza dei lungodegenti elencati in precedenza, hanno giocato tutti e novanta i minuti delle quattordici partite fino ad oggi disputate. Ultima nota sulle variabili statistiche del match ovvero il possesso palla ed il numero delle verticalizzazioni e le occasioni da rete create: non c’è un netto divario, così come per la sfida con il Brescia, tra la squadra di Campilongo ed il Piacenza che addirittura in alcune categorie viene relegato nelle ultime posizioni della classifica. Occhio, infine, a Moscardelli, miglior marcatore per gli emiliani con tre reti: due palloni su quattro in attacco passano per i suoi piedi e tre tiri su cinque per il Piacenza sono il frutto di una sua giocata.