Serie B in autotutela: Taccone ci crede e muove le pedine

0
274

di Claudio De Vito – Se il comunicato federale 59 del 30 agosto non fosse mai stato pubblicato, Walter Taccone si sarebbe messo il cuore in pace. Impossibile però adesso per il patron dell’Unione Sportiva non attivarsi per far valere le sue ragioni dopo l’esclusione dalla Serie B datata 7 agosto. La posizione assunta dalla Figc giovedì scorso con il comunicato sulla sostituzione delle polizze Finworld è diventata oggetto di pesante contestazione legale da parte di Taccone che vuole la Serie B o, in caso negativo, un risarcimento che si avvicina a trenta milioni di euro.

Gli avvocati Lorenzo Lentini ed Eduardo Chiacchio insistono sulla disparità di trattamento nei tempi e nella sanzione. L’Avellino ha sì presentato un fideiussione fuori parametro, ma ha avuto soltanto un paio di giorni lavorativi a disposizione per riparare la carenza in vista dell’ottenimento della Licenza Nazionale 2018/2019.

Ventinove invece i giorni a disposizione per i dodici club tra B e C i quali, se inadempienti alla data del 28 settembre, saranno penalizzati con otto punti nei rispettivi campionati e sanzionati con pesanti ammende. Pene sportive che stridono con il no all’iscrizione da parte del club biancoverde.

Walter Taccone ha chiesto la B in regime di autotutela alla Figc e ribadirà al sua richiesta il 13 settembre davanti al Tar Lazio. Una riammissione indipendente dalle pronunce del Collegio di Garanzia del Coni del 7 settembre perché l’Avellino giocherebbe la cadetteria in sovrannumero. Fantascienza? No. Realtà? Nemmeno. Siamo nel campo delle possibilità alimentate dall’ultima uscita federale sul caso Finworld. Walter Taccone ci crede. La Figc, per evitare una causa risarcitoria, potrebbe offrirgli un posto in C ma lui rivendica la B che l’Avellino di Claudio Foscarini ha conservato a Terni.

Nel frattempo il presidente di un club attualmente senza progetto sportivo si muove per farsi trovare pronto. Walter Taccone infatti ha allertato i suoi collaboratori per l’allestimento della squadra e del settore giovanile, in particolare della formazione Berretti. Nei piani societari, che in seguito all’eventuale riammissione in B o in C si avverrebbero del contributo del tandem Preziosi-Marinelli, ci sarebbe il Marcolini-bis in panchina. Il tecnico già alla guida dei lupi nel pre-campionato (sabato era in tribuna per Padova-Venzia) ha smentito di essere stato allertato ma ha fatto sapere di scendere di corsa in Irpinia in caso di chiamata.

Il rischio è quello di correre troppo con le ipotesi che al momento restano tali. Sta di fatto però che la continuità gestionale – il pagamento di stipendi e contributi del mese di giugno nonché il rimborso degli abbonamenti – suggerisce il disegno di Taccone che punta a riprendersi con gli interessi ciò che gli è stato tolto circa un mese fa. Uno scenario che rischia di oscurare la neonata SSD di Gianandrea De Cesare cordialmente accolta al Partenio-Lombardi proprio da Walter Taccone. E intanto il tifo si spacca già su quale società seguire in caso di doppio Avellino.