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Senza luce e senz’acqua: Benvenuti ad Avellino

Renato Spiniello – Luci spente e rubinetti chiusi: questo il dramma in cui è costretta a vivere la città di Avellino in questo torrido primo squarcio d’estate, in cui la colonnina di mercurio raggiunge picchi anche di 38 gradi. Le lamentele, neanche tanto velate, provengono tutte dal web, dai cittadini di Contrada Archi, Contrada Scrofeta e della zona di Santa Maria delle Grazie. Corrente elettrica e acqua staccate nelle ore notturne, un disservizio che si protrae fino alle prime ore del mattino e in alcuni casi anche oltre.

Il fenomeno del razionamento dell’acqua tuttavia si estende ben oltre queste semplici aree, giornalmente in circa venti Comuni della provincia dalle 21:00 alle 6:00 del giorno seguente (ma in alcuni casi anche oltre questa fascia oraria) i rubinetti rimangono a secco. Questa notte è toccato ad alcune strade del capoluogo, tra cui la frazione Picarelli, e a tantissimi altri Comuni, come Torella dei Lombardi, Contrada, Gesualdo, Montella, Montoro, Monteforte Irpino, Villamaina, Cesinali, Sturno, Frigento, Mugnano del Cardinale, Sirignano, Aiello del Sabato, Nusco, Forino, Quadrelle, Mercogliano, San Michele di Serino e Ariano Irpino.

A buio e carenza d’acqua si aggiungono i cattivi odori, respirati anche in centro città, provenienti dai tombini e causati proprio dalla chiusura delle condotte idriche. In questo contesto non aiuta di certo la morsa del caldo, le piogge si fanno attendere nel bacino acquifero tra i più importanti d’Europa, anche per fornire una momentanea boccata d’ossigeno all’emergenza che sta vivendo.

Una prima soluzione al fenomeno potrebbe arrivare dal tavolo tecnico previsto martedì mattina all’Autorità di Bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno a Caserta, a cui sederanno l’ente idrico campano, l’Acquedotto pugliese, l’Alto Calore e l’Abc di Napoli. L’Acquedotto pugliese dovrebbe tendere una mano all’Irpinia, le risorse idriche che partono dalle fonti di Cassano e Caposele in direzione Puglia sono ritenute eccessive dall’Alto Calore e scopo della riunione di martedì è proprio quello di ridiscutere i termini dell’approvvigionamento idrico tra le due regioni, in quanto quello in vigore penalizza eccessivamente la nostra provincia.

Ma anche in questo caso i problemi di Avellino non finirebbero certo qui: tra gli eterni cantieri di Piazza Libertà e Piazza Castello, fontane color rosso sangue, l’invasione di topi a Picarelli e a Via Francesco Tedesco e l’erba alta sfalciata in certe zona a discapito di altre (con tanto di moscerini ed insetti che vi proliferano), i rappresentati delle Istituzioni dovrebbero interrogarsi sul loro grado di coinvolgimento nel constante abbrutimento che la città – e l’Irpinia tutta – stanno subendo.

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