Senza assistenza scolastica da tre anni, i genitori dei bambini disabili “occupano” il Comune

1
352
Genitori di bambini disabili

Alfredo Picariello – Andare a scuola e non potersi integrare con gli altri bambini, sentire ulteriormente la “diversità”, con il rispetto dei propri diritti che va a farsi benedire. E’ la condizione che vivono quasi cento ragazzi dei sedici comuni del Piano di Zona ambito 04, con Avellino capofila. Per loro, l’assistenza scolastica specialistica sembra essere una chimera. “Noi non mandiamo i nostri figli a scuola allo scopo di tenerli parcheggiati lì, non vogliamo i baby sitter pagati dallo Stato. Noi vogliamo che i nostri figli si integrino con i loro compagni di classe, vivano la scuola in maniera sinergica”. E’ lo sfogo, legittimo, di un cospicuo numero di genitori che questa mattina si è recato presso il Comune di Avellino per chiedere spiegazioni al sindaco. Festa, insieme all’assessore Giacobbe, ha aperto loro le porte della sua stanza.

“Grazie al sindaco – dicono – adesso, per due mesi, i nostri ragazzi avranno l’assistenza. Ma è un minimo, una nulla, perché tra due mesi saremo di nuovo punto e accapo, senza assistenza specialistica. E’ una cosa intollerabile, anche perché ci sono tanti giovani che vorrebbero lavorare in questo settore e non possono farlo. Non possiamo pagare sulla nostra pelle i ritardi della politica, quanto diavolo ci vuole a nominare il direttore dell’azienda speciale consortile? Non si può continuare a non utilizzare i fondi della Regione Campania per mancanza di programmazione. In altri piani di zona l’assistenza specialistica c’è. Cosa dobbiamo fare per vedere rispettati i nostri diritti, dobiamo rivolgerci alla Magistratura? C’è una totale capcità di gestione. E’ un problema che si protrae e che ormai si è incancrenito. Due ore è una presa in giro, i nostri figli non sono dei pacchi postali: la paralisi del piano di zona è una cosa gravissima”.

1 COMMENT

Comments are closed.