Sentenze pilotate, il giudice arrestato: mai agevolato Sidigas

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Nessuna tangente per favorire Sidigas. E’ questo uno degli aspetti più rilevanti, dell’interrogatorio davanti al gip reso dal giudice di 73 anni arrestato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari, nell’inchiesta della Procura di Salerno.

“Il magistrato – conferma il suo avvocato Alfonso Quarto – ha risposto con serenità a ogni domanda chiarendo la sua estraneità rispetto al quadro accusatorio, che lo vedeva “dominus indiscusso”. Ha di fatto ammesso una sola ipotesi, ma fornendo alla stessa la sua motivazione”.

La difesa chiarisce l’indagato non abbia favorito Sidigas. Si legge nell’ordinanza del gip, Pietro Indinnimeo, che il giudice avrebbe portato una mazzetta da diecimila euro a un magistrato per orientare un provvedimento in favore di Enerimpianti, azienda che detiene la maggioranza di azioni Sidigas. Accuse respinte con forza dal magistrato indagato che ha chiarito la sua estraneità a gran parte del quadro accusatorio. Così ha potuto lasciare il carcere. Per lui sono stati applicati i domiciliari.