Silvio Berlusconi è indagato per corruzione in atti giudiziari nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma su alcune sentenze pilotate del Consiglio di Stato.
Il filone di indagine che ha portato all’iscrizione di Berlusconi è legato alla sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo 2016 che annullò per l’ex presidente del Consiglio l’obbligo di cedere una quota detenuta in banca Mediolanum.
La maxi indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Stefano Rocco Fava, nelle scorse settimane ha portato ad una serie di arresti che hanno riguardato anche magistrati.
“Si tratta di una vicenda dalla quale il Presidente Silvio Berlusconi era stato già archiviato, e siamo certi che accadrà di nuovo – Cosi’ l’avvocato difensore del leader di Forza Italia, Niccolò Ghedini, all’Ansa -. Io e l’avvocato Coppi siamo tranquillissimi su questo. Non c’è alcuna possibilità di reperire elementi idonei per sostenere un accusa in giudizio. Ci auguriamo solo che l’archiviazione avvenga in tempi brevi e siamo fiduciosi visto che le indagini sono affidate a un ottimo magistrato come il dott. Ielo”.