Napoli -“Innovazione, ambiente e agricoltura sono i grandi progetti intorno ai quali dobbiamo investire se vogliamo guardare con fiducia al futuro delle nostre zone interne, Bassolino si è detto disponibile a discutere le osservazioni che gli sono state presentate, pertanto questa sera sono uscito dal Consiglio regionale con soddisfazione e con rinato ottimismo. Sui fondi strutturali 2007-2013 giochiamo una partita decisiva e, se questa sono le premesse, possiamo finalmente guardare con serenità verso il futuro”. Mario Sena, capogruppo della Margherita in Consiglio regionale, ieri pomeriggio è intervenuto nel dibattito relativo ai fondi europei per concorrere a dare una guida alle scelte. Ha svolto una relazione molto ampia e dettagliata, che ha tenuto conto delle esigenze manifestate dal territorio interno della Campania e dei settori sui quali occorre investire. Il Consiglio è stato convocato per discutere solo di quell’argomento. Assente l’assessore Enzo De Luca. “Abbiamo svolto un dibattito di oltre sette ore – afferma Sena – a dimostrazione che la Regione Campania è attenta nei confronti di un tema molto importante e che è sotto i riflettori della pubblica opinione, in ragione soprattutto delle scelte adeguate che essa è chiamata ad esprimere nei prossimi giorni. Sono convinto che il lavoro svolto potrà dare ottimi frutti.” Come immagina lo sviluppo delle zone interne? Noi dobbiamo concettualmente immaginare a due grandi direttrici: quella della Napoli-Bari e quella che corre lungo l’asse est-ovest, che comprende i territori dell’Irpinia e del Sannio fino a Termoli. Io non conosco i confini tra l’Irpinia e il Sannio, nel senso che guardo a quelle zone con uguale interesse, convinto che le grandi strutture debbano e possano coinvolgere entrambe le province, perché sono al centro delle prospettive di sviluppo dei grandi temi, come l’innovazione, l’ambiente e l’agricoltura. Sui Por ho sottolineato che la gestione verticistica della spesa non ha conseguito grandi risultati. Operativamente, come la Regione dovrebbe muoversi? “Penso che si debbano valorizzare i Comuni e gli enti intermedi, come le Comunità montane e i Consorzi, perché sono radicati sul territorio e possono, quindi, concorrere in modo incisivo alla valorizzazione delle specificità locali, spesso sfuggenti agli enti che guardano da lontano verso i nostri comuni. Abbiamo in campo almeno 50 grandi opere che devono essere realizzate, ma il procedimento di approvazione non può essere deciso nel chiuso di Santa Lucia; se lo facessimo rischieremmo di costruire società di progettazione. Qualora sulle questioni si aprisse un ragionamento serio ed approfondito, esteso anche alle osservazioni di consiglieri regionali provenienti da altri schieramenti, come nel caso di Luca Colasanto, potremmo affermare di aver messo le basi per il vero sviluppo delle nostre zone. Io ho criticato il fatto che siano stati presentati 71 studi di fattibilità, i quali comporteranno una inutile spesa di oltre 20 milioni di euro: sono concerto perché sembra che oggi ci sia un orientamento diverso rispetto al recente passato”. Dopo il dibattito sembra più ottimista… “Guardo con ottimismo al futuro, perché ho registrato l’interesse del presidente Bassolino, il quale sembra abbia recepito le mie indicazioni. La strutturazione dei fondi deve essere seguita con attenzione, ma non dobbiamo correre il rischio che l’operazione avvenga al chiuso degli studi tecnici, perché sarebbe una strada pericolosa da seguire che ci metterebbe in conflitto con le autorità locali e con le popolazioni”.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it