Sempre Charpentier ma non basta: l’Avellino cede alla Reggina

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di Claudio De Vito. Avellino-Reggina è tutta in una manciata di minuti a cavallo di metà ripresa. Il 2-1 amaranto lo timbra Denis con l’opportunismo del bomber navigato e anche la complicità del portiere. Poi squilla il solito Charpentier che suona la carica per la riscossa che si arresta sul palo di Rossetti. L’Avellino cede il passo alla capolista confermandosi a disagio in casa propria. Dopo un pareggio ed una vittoria, a Capuano non riesce lo sgambetto alla prima della classe.

Capuano non recupera Morero ma ritrova Celjak che fa un favore a Micovschi riportato in mezzo. A sorpresa Albadoro ce la fa e gioca in coppia con Charpentier. Soltanto panchina per Karic. Per la Reggina invece Toscano cambia in avanti: c’è Reginaldo al posto di Denis nel tandem con Corazza. I moduli contrapposti sono tutto sommato speculari: nella Reggina Bellomo agisce qualche metro più avanti nelle vesti di suggeritore.

Primo tempo – L’avvio è vibrante. Sugli sviluppi di un corner Garufo rimette il pallone al centro, Bianchi gira verso la porta, Tonti intercetta ma la palla resta lì e Reginaldo da pochi passi viene contrastato e costretto a spedire la sua zampata sul fondo. Sul ribaltamento di fronte, Celjak lancia dalla destra Charpentier che con qualche difficoltà si presenta davanti a Guarna poi tenta un pallonetto strozzato che Loiacono allontana evitando altri pericoli. C’è spazio però anche per l’agonismo, eccessivo quello mostrato da Celjak che al 16′ finisce già sul taccuino del direttore di gara.

Calma piatta dopo il botta e risposta poi al 23′ Reginaldo viene pescato da un tocco morbido di Bianchi in verticale, l’attaccante amaranto si gira e calcia da ottima posizione ma il muro difensivo biancoverde rintuzza il tentativo. Poco dopo è Bellomo a bussare dalle parti di Tonti con un piazzato dal limite che trova la rete soltanto esternamente. Gli uomini di Toscano fanno la partita. L’Avellino invece si affida il più delle volte a lanci lunghi per gli attaccanti che fanno fatica a trovare spazi fra le tre maglie difensive avversarie.

Nel finale di tempo la Reggina torna a rendersi pericolosa con De Rose che carica il destro dal limite non trovando la porta sul palo vicino. Gli ospiti premono ancora con il cambio di campo verso destra dove Garufo cerca Reginaldo anticipato sottomisura dal provvidenziale intervento di Laezza. Reggina più presente nel match ma la prima frazione termina a reti inviolate e tra il nervosismo: anche i due tecnici figurano sulla lista dei cattivi dell’arbitro Gariglio. Cartellini che si somma ad un altro giallo, quello di un intervento sospetto con il braccio in area biancoverde da parte di Illanes che fa gridare al rigore la squadra calabrese.

Secondo tempo – La ripresa si apre subito con una chance per la Reggina: Tonti salva in uscita disperata su Reginaldo lanciato a rete, poi sulla ribattuta Celjak rischia grosso con il braccio sinistro in area valutato però giustamente attaccato al corpo. E’ l’impatto degli amaranto che in poco tempo cambiano volto in avanti: De Francesco, Doumbia e Denis a stretto giro le novità. Lupi invece con Karic al posto di Parisi già ammonito e a rischio secondo giallo per il troppo nervosismo.

L’Avellino si fa sentire con due squilli dalla distanza. Al 9′ il primo tiro in porta biancoverde con Albadoro che si mette in proprio dai 22 metri e calcia improvvisamente col mancino disinnescato in respinta da Guarna. Un minuto dopo è Di Paolantonio a colpire dal limite con palla alta sull’incrocio più vicino. La partita è più divertente con i lupi maggiormente a loro agio nel costruire gioco.

E’ la Reggina però a passare. Al 19′ Denis stacca su un traversone dalla destra, il colpo di testa indirizzato sul palo lungo beffa Tonti che pasticcia nell’occasione. Ospiti in vantaggio con il terzo centro in pochi giorni dell’ex centravanti di Atalanta e Napoli. Che si ripete cinque minuti dopo quando De Francesco ruba palla con contatto su Laezza, entra in area dalla destra e vede Denis che svirgola la girata a botta sicura ma si riscatta subito con il tap-in vincente.

Uno-due micidiale amaranto tra le proteste biancoverdi, ma l’Avellino è reattivo già al 27′ con il solito Charpentier che si fa trovare puntuale all’appuntamento con il colpo di testa su imbeccata al bacio di Micovschi. Il francese rianima il Partenio-Lombardi con il quarto centro di fila, il quinto in totale di una stagione fin qui esaltante. Sulle ali dell’entusiasmo ritrovato, la squadra di Capuano attacca a spron battuto sfiorando il pari immediato: Rossetti arma il sinistro a giro dai 20 metri abbondanti trovando le unghie di Guarna che deviano la sfera sul palo. La rincorsa dell’Avellino si arresta sul boato di sfortuna. Arriva così la prima sconfitta della gestione Capuano.

Avellino-Reggina 1-2, il tabellino

Marcatori: 19′ e 24′ st Denis, 27′ st Charpentier.

Avellino (3-5-2): Tonti; Illanes, Zullo, Laezza; Celjak, De Marco (25′ st Rossetti), Di Paolantonio, Micovschi, Parisi (1′ st Karic); Charpentier, Albadoro (25′ st Alfageme).

A disp.: Pizzella, Abibi, Palmisano, Njie, Carbonelli, Evangelista, Silvestri, Petrucci. All.: Capuano.

Reggina (3-4-1-2): Guarna, Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo, Bianchi (36′ st Gasparetto), De Rose (13′ st Salandria), Rolando; Bellomo (1′ st De Francesco); Corazza (1′ st Doumbia), Reginaldo (9′ st Denis).

A disp.: Lofaro, Farroni, Marchi, Paolucci, Bresciani, Rubin. All.: Toscano.

Arbitro: Gariglio di Pinerolo. Assistenti: Gualtieri di Asti e Massimino di Cuneo.

Note: ammoniti 16′ pt Celjak, 26′ pt Parisi, 39′ pt Blondett per gioco scorretto, 24′ st Zullo per comportamento non regolamentare, 37′ pt Capuano, 44′ pt Toscano per proteste, spettatori 4.524 (275 ospiti), abbonati 2.952, incasso 15.850 euro, angoli 5-2, recuperi 0′ pt e 3′ st.