Con i primi caldi inizia a farsi sentire il desiderio di evasione verso località di mare e, di conseguenza, si comincia a scoprire il corpo e a indossare un abbigliamento più fresco e comodo. Non a caso, con l’arrivo delle alte temperature soprattutto al Sud Italia, già durante il weekend centrale di aprile si è dato il via alla stagione della cosiddetta “prova costume”.
In base a un’analisi condotta dalla Coldiretti sulla base dei dati prodotti dall’Istat, però, si evince che circa sei italiani su dieci non risultano pronti perché in sovrappeso.
Il problema risulta spalmato su tutto il territorio nazionale, ma le percentuali piangono soprattutto per gli uomini delle regioni del Mezzogiorno: primo il Molise in cui gli “oversize” raggiungono il record del 64,8%, secondo posto per la Campania (61,6%), a seguire la Sicilia (60,6%) e la Puglia (59,1%).
Per quanto riguarda la popolazione femminile, invece, prima la regione Basilicata (con il 46,5%), poi la Puglia (44,1%), la Campania (43,7%), il Molise (43,4 per cento) e la Sicilia (40,8%).
Sul versante opposto, i cittadini che si rivelano più in forma sono quelli del Trentino-Alto Adige, della Valle d’Aosta, del Piemonte e della Lombardia, tutte regioni prive di sbocchi sul mare ma che possono approfittare dei grandi laghi per mettersi in libertà.
Nonostante ciò, si contano in circa 7,7 milioni gli italiani che per riparare confermano di seguire una dieta in maniera costante, ma salgono a ben 16,9 milioni quelli che lo fanno solo occasionalmente e in vista dell’estate (secondo l’indagine Coldiretti/Censis).
Se è scontro tra le diverse proposte dei dietologi per affrontare il sovrappeso, sono invece unanimemente riconosciuti i benefici derivanti dalla dieta mediterranea. I suoi prodotti base, partendo dal consumo di frutta e verdura, sono capaci di contribuire al recupero della forma fisica, ma sono anche diffusamente giudicati essenziali per garantire una buona salute soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni.
Pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani – spiega ancora la Coldiretti – di conquistare primati di longevità: nell’Unione Europea con 80,3 anni per gli uomini e con 85,2 per le donne.