“Ci è stata data l’opportunità di utilizzare per primi su un paziente pediatrico questo nuovo dispositivo alla luce dell’esperienza maturata negli anni dal Bambino Gesù nel campo degli impianti di cuori artificiali. È stato un intervento reso necessario dai rischi di morte improvvisa a cui la ragazza era sottoposta a causa della sua patologia. Il nuovo dispositivo magnetico offriva garanzie migliori in termini di efficacia e di sopravvivenza ed infatti la ragazza a distanza di sole 16 ore dall’intervento era sveglia ed in ottime condizioni. Oggi la ragazza sta bene ed è stata dimessa dall’Ospedale dopo il trapianto cardiaco il primo febbraio.”
Così Antonio Amedeo, medico irpino originario di Monteforte Irpino.
Il cuore artificiale a “levitazione magnetica” utilizzato per salvare una 16enne a Roma è stato impiantato dal professionista che tra studi, operazioni, viaggi nei paesi del terzo mondo, è responsabile dell’unità di funzione Ecmo e Assistenza meccanica cardiorespiratoria dell’ospedale.
L’intervento è stato eseguito come soluzione ponte e cioè in attesa di un cuore compatibile per il trapianto, il 7 gennaio scorso su una ragazza di 16 anni affetta da miocardiopatia dilatative severa in bilico tra la vita e la morte.
Dopo 4 giorni si è reso disponibile un cuore compatibile e la paziente è stata trapiantata l’11 gennaio.