Sedi primarie Pd, Rossano: “Guercio faccia chiarezza”

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Avellino – “Nella vicenda delle primarie irpine del PD nessuno si è soffermato sull’improprio utilizzo di sedi comunali, molte volte messe a disposizione da Sindaci aderenti a quel Partito. Eppure si trattava di una manifestazione prettamente partitica, senza alcun intento culturale e, per di più, per potervi partecipare bisognava pagare un obolo di due euro e quindi credo non si possa parlare di manifestazione pubblica”. Lo riferisce in una nota Claudio Rossano.

“Gli oltre sei milioni di euro raccolti a livello nazionale – continua – sarebbero dovuti servire proprio a pagare le spese organizzative e le strutture private che hanno ospitato quei congressi. Sarebbe interessante sapere se nella città di Avellino il PD abbia provveduto a pagare alle casse comunali l’affitto di quei locali. Vergognosa è stata poi la concessione fatta della struttura coperta (da molti definita “la casa del tetano” per le sue rifiniture ossidate) nel parco di Piazza Kennedy, che nei fatti è risultata inaugurata dalle primarie del PD e dai suoi esponenti. Pochi giorni prima era stato depositato il collaudo amministrativo della rinnovata piazza e delle sue strane strutture a mo’ di enorme stenditoio. Chissà se quella struttura ha il certificato di agibilità e le relative certificazioni ( dichiarazioni di conformità – sicurezza – risparmio energetico – accatastamento ) che vengono normalmente richieste ai poveri cittadini ? O trattandosi del PD – ovvero del partito dell’ex Sindaco Galasso – tutte le procedure sono state rapidamente concluse, come avvenuto col Tunnel, con la strada Bonatti, con la Metropolitana Leggera? Sarebbe davvero grave se il Partito che tanto si batte per il rispetto della legalità abbia poi omesso di rispettare le normali regole. Spero che qualche risposta venga dagli uffici comunali e che il nuovo Commissario voglia intervenire su questa brutta vicenda, sicuramente autorizzata prima del suo insediamento, prevedendo precise norme per la futura concessione delle strutture comunali”.

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