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“Se mi propongono di fare il Governatore della Banca d’Italia, accetto”. De Luca dribbla le domande politiche…

Alpi – Quando arriva, la “calca” è inevitabile. Oltre ai bandi su commercianti, artigiani e ambulanti, tiene ovviamente banco la questione politica, in particolare la corsa alla Regione Campania. E, come è normale che fosse, “fioccano” le domande sotto la torre dell’orologio del centro storico di Avellino. Vincenzo De Luca, classico gioco delle parti, dribbla abbastanza bene.

“Da Zingaretti (segretario del Partito Democratico, ndr) non mi aspettavo una sua pubblica dichiarazione dopo l’incontro che abbiamo avuto a Contigliano per la semplice ragione che quel che dovevamo dirci, lo abbiamo fatto di persona”.

“In conclave – ha aggiunto il governatore- dovrebbero andare tutti i pallisti e gli imbecilli che abbiamo nella nostra regione che si inventano intenzioni, fanno supposizioni, evocano complotti. Non so dove trovano il tempo. Come invece potete vedere, siamo gli unici che quotidianamente continuano a lavorare per i cittadini anzi che inventare complotti”. “Se mi propongono di fare il governatore della Banca d’Italia, io sono d’accordo. Ci vado di corsa”, ha poi ironizzato.

Nella sala convegni della Camera di Commercio, molte le facce note. Qualche assenza, però, spicca. In prima fila, la presidente del Consiglio Regionale, Rosetta D’Amelio, seduta tra Francesco Todisco e Carlo Iannace. Resta in piedi per tutto il tempo Enzo Alaia. Nel pubblico, Roberta Santaniello ed Ettore Iacovacci.

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