Se il “Cimarosa” suona bene, il teatro “Gesualdo” non suona affatto…

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Renato Spiniello – “Siamo l’unico teatro funzionante della città di Avellino”. Ci ha tenuto a rimarcalo, Luca Cipriano, presidente del Conservatorio ed ex chairman dell’Istituzione teatro “Carlo Gesualdo”, durante la conferenza di presentazione della nuova stagione musicale del Conservatorio “Cimarosa”.

Dieci concerti gratuiti a partire da questo venerdì da settembre fino a novembre, questo il programma della kermesse fortemente voluta da Cipriano e dal direttore Carmine Santaniello: da Brahms a Vivaldi, da Puccini a Donizetti, da Paganini a Tchaikovsky, per finire con le colonne sonore del cinema. “Un programma vasto e di grande qualità – ha continuato il presidente – i risultati della passata stagione ci hanno incoraggiato a bissare l’esperienza e ci aspettiamo anche un maggiore afflusso di pubblico rispetto al passato”.

Se il “Cimarosa” suona bene, come recita un vecchio slogan, lo stesso non si può dire per il proprio dirimpettaio, il teatro “Carlo Gesualdo”, il cui futuro resta avvolto dalla nebbia e proprio questa mattina è attesa a Palazzo di Città un’importante riunione tra amministratori e Comitato di Gestione. “Lo stato di crisi è profondo – attacca Cipriano – e di questo sono profondamente rammaricato, non si capisce come mai un teatro che vantava quasi 3mila abbonati possa ridursi in questo stato, barbaramente messo in liquidazione e chiuso. Chi lo ha fatto ne ha la responsabilità e ne dovrà rispondere alla città. Nelle ultime ore è sparito finanche il logo storico dai manifesti del programma autunnale”.

Le colpe, secondo l’ex presidente dell’Istituzione, ricadono tutte sull’attuale amministrazione, ma Cipriano non le manda a dire neanche al Comitato di Gestione: “Sbagliato accettare un ruolo di fatto inesistente, il comitato non ha alcun potere esecutivo e lo ha dimostrato in questi ultimi tre mesi. E’ un organo che non ha ragione di esistere e di fatto non esiste, dispiace per i tre professionisti ma chiunque tocca i fili dell’amministrazione Foti si brucia, lo so bene anche io”.