“Se il genitore critica i metodi educativi ed offende la reputazione dell’insegnante sarà ritenuto a risarcirlo”.
E’ quanto sentenziato dalla Cassazione con ordinanza 9059 depositata il 12 aprile scorso.
In sintesi la Cassazione – secondo quanto riportato da Orizzontescuola.it – ha accolto le ragioni della docente, in quanto la condotta del genitore si è “diacronicamente dipanata attraverso una serie di atti e comportamenti diretti a ledere l’onore, il prestigio e la stessa dignità dell’insegnante”.
I fatti risalgono all’anno scolastico 1993/94 quando il genitore in questione durante una riunione alla quale partecipavano altri genitori, aveva definito l’insegnante – docente di scuola elementare – “un mostro e comunque soggetto poco raccomandabile”.
Il caso si sarebbe ulteriormente complicato quando l’insegnante sarebbe stata sottoposta a visita psichiatrica medico-legale, processata per i reati di maltrattamenti e lesioni personali, interdetta dal pubblico servizio e, infine, trasferita d’ufficio ad altra sede.