“Se avessero dignità, andrebbero a casa da soli. Forino merita di voltare pagina”. Crisi, D’Argenio punta il dito contro la maggioranza

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Alfredo Picariello – “Se avessero un po’ di dignità, andrebbero a casa da soli. Ma purtroppo restano al loro posto perché sono attaccati alle poltrone e alle indennità e quindi preferiscono tirare a campare. Forino merita un’amministrazione degna di questo nome. Noi siamo pronti a porre fine a questa triste pagina politica”.

Lorenzo D’Argenio è il leader della minoranza nel comune dei sette colli. Tre anni fa ha perso la sua sfida contro l’attuale sindaco, Antonio Olivieri, per pochi voti. Oggi analizza la situazione amministrativa per quella che è.

“Dal mese di giugno 2018 ad oggi, poco o niente è stato fatto da questa amministrazione”, sottolinea l’ingegnere che è stato a capo dell’Ufficio Tecnico di Forino per moltissimi anni. Dalla sua, quindi, ha una vasta esperienza. “In tutto questo tempo – prosegue – gli esponenti della maggioranza non sono riusciti ad ottenere nemmeno un finanziamento pubblico. Negli ultimi cinque anni in cui ho lavorato al Comune, invece, Forino ha avuto quasi dieci milioni di finanziamenti, tra l’altro tutti andati in porto. Anzi, purtroppo i finanziamenti li perdono, anche quelli importanti, come per quel che riguarda Celzi. In questo caso, non solo non sono riusciti ad ottenere i fondi necessari, ma non sanno nemmeno che pesci prendere. Se avessero un po’ di umiltà e leggessero le nostre linee programmatiche, avrebbero la soluzione giusta a portata di mano”.

D’Argenio si spiega meglio e va fondo dell’annoso problema che tormenta un’intera frazione di Forino ormai da decenni, frazione che finisce letteralmente sott’acqua ogni volta che piove in maniera abbondante. “Guardi, la nostra proposta è stata più volte suffragata da importanti esperti e da geologi. Noi crediamo sia fondamentale realizzare dei pozzi artesiani, fondamentali per assorbire l’acqua e per evitare allagamenti”.

“A Forino, purtroppo, nel 2018 i soliti burattinai hanno deciso di cacciare dal cilindro l’attuale primo cittadino, pur sapendo che non aveva nessuna esperienza. Pensi che il responsabile del settore tecnico, da loro nominato, lavora due giorni a settimana. Quando ricoprivo io lo stesso incarico, non lasciavo mai il Comune prima delle 21 ed ero in attività tutta la settimana”.

Anche la gestione della pandemia, sembra non sia soddisfacente. “Ci sono stati tanti contagi in paese. Ebbene, a fronte di tutto questo, l’amministrazione comunale non ha mai avanzato all’Asl la proposta di realizzare lo screening di massa. Intanto, per fare i tamponi, i cittadini che vanno nei locali di palazzo Caracciolo concessi dal Comune ad un privato, devono anche pagare. Non mi sembra davvero una gestione oculata dalla pandemia da coronavirus”.

L’immobilismo dell’amministrazione è una valutazione che arriva anche dai banchi della maggioranza. Giorni fa, infatti, si è dimesso il vicesindaco, Luigi Lanzetta. E due consiglieri della maggioranza hanno creato un gruppo autonomo, formato, tra l’altro, dall’ex capogruppo della maggioranza, Federico Perna.

“Il nuovo gruppo, però, mi sembra ancora troppo legato al sindaco – dice D’Argenio – . Notiamo comunque un malessere diffuso, certo le dimissioni del vicesindaco sono un fatto molto grave. Appare ovvio che Lanzetta non si sentisse autonomo, c’era troppa ingerenza del sindaco. Avrebbe però potuto dimettersi prima. Ad ogni modo, noi come minoranza, noi quattro, siamo molto compatti e pronti a firmare un’eventuale mozione di sfiducia al sindaco. Non lo facciamo perché ci è antipatico, anzi a me fa anche molta tenerezza, ma per il rispetto di chi ci ha votato”.

“Sono tante le cose poco chiare fatte da questo sindaco. Ha azzerato la giunta senza una valida motivazione, lasciando a casa due assessori che ormai avevano acquisito un minimo di esperienza, nominandone due nuovi completamente a digiuno della macchina amministrativa. Non ci convincono, poi, i troppi affidamenti diretti effettuati, non ci convince la chiusura della scuola di Petruro. La cosa più assurda, in questo periodo, è stato il rifiuto ad abbassare le aliquote Imu ed Irpef a carico dei cittadini. Siamo in piena pandemia, gli abitanti di Forino non possono e non devono pagare quanto pagavano prima. Una possibile soluzione sarebbe la riduzione delle indennità di assessori e consiglieri. Ma loro, invece, se le sono aumentate. E’ assurdo”.

Eppure, più volte, il gruppo di minoranza ha offerto la propria collaborazione a sindaco e giunta. Invito che viene rinnovato, per il bene di Forino. Invito rivolto anche a chi si è “distaccato” dalla giunta, proprio per tentare ancora di fare il bene del paese e della comunità.

“Più volte al sindaco abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza. Per noi la campagna elettorale è finita il giorno dopo la proclamazione degli eletti. Per loro, evidentemente, no. Ma questo clima non fa altro che danneggiare il paese. Rifiutano il confronto, sono arroganti: vanno avanti per la loro strada e non portano a casa risultati utili per la comunità. E’ arrivata l’ora che si facciano da parte, è arrivata l’ora di mettere la parola fine a questa agonia: Forino merita di più, Forino merita di meglio”.