“Ho intenzione di invitare tutti i consiglieri regionali a visitare le sedi scolastiche più disagiate della nostra regione, le scuole dei Comuni di frontiera, quelle dell’alto Sannio, dell’Alta Irpinia, dell’Alto Casertano, del Cilentano e dell’estrema periferia a sud di Salerno. Cominceremo dal Comune di Castelvetere, nel Fortore, l’ultimo comune campano ai confini con la Puglia”.
È quanto sostiene il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, alla vigilia della seduta di Consiglio regionale di martedì prossimo, convocato per discutere dei problemi della scuola e per trovare le soluzioni possibili a sostegno del vasto mondo del precariato.
“Con questa iniziativa mi auguro di poter far emergere, con ancora più evidenza, la necessità varare misure straordinarie a favore delle comunità scolastiche delle aree più disagiate. Mi riferisco in particolare alle sedi scolastiche dei Comuni dell’entroterra e montani, quelle più difficili da raggiungere, quelle mal collegate con i grandi centri urbani, quelle lontane dalle reti di comunicazione. Queste scuole hanno bisogno di un’attenzione particolare. Occorre prevedere criteri diversi, sia per il numero minimo di alunni per la formazione delle classi, sia il reclutamento degli insegnanti e del personale amministrativo. Occorrono risorse specifiche per garantirne il corretto funzionamento”.
“Molte scuole della nostra regione sono di fatto isolate e dunque meritano di essere considerate e sostenute adeguatamente, alla pari delle scuole che operano sulle piccole isole”.
”Mi auguro che i consiglieri regionali, di tutte le province, di ogni schieramento, raccolgano il mio invito e mi accompagnino nelle visite istituzionali che ho intenzione di compiere, a partire dalla prossima settimana (comunicherò a breve un dettagliato calendario). Il Consiglio regionale si prepara a discutere ed a varare norme straordinarie a favore della scuola, dei nostri precari. Credo che sia opportuno che i consiglieri conoscano di persona certe realtà (specialmente quelle lontane dai loro collegi elettorali), per poter comprendere meglio quali sono i bisogni, le necessità specifiche delle sedi scolastiche di frontiera”.
”Ritengo sia opportuno, doveroso – conclude Lonardo – fissare parametri differenziati. Non è immaginabile che un bambino di scuola materna o elementare debba spostarsi ogni giorno per decine di chilometri, lungo strade tortuose, di montagna, spesso innevate, per poter andare a scuola. Lo stesso vale per gli insegnanti e per l’intero personale scolastico. Credo che questo sia uno dei temi sociali più sentiti dalle comunità locali e resto convinta che il Consiglio regionale abbia il dovere di affrontare radicalmente il problema, specialmente in questo particolare momento di crisi”.
“Nel giro conoscitivo che ho intenzione di intraprendere, in tutte le province della regione, avremo la possibilità di parlare direttamente con gli amministratori locali, con i sindaci, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, con le famiglie. La crisi che ha investito migliaia di precari della scuola deve essere l’occasione per affrontare in maniera decisa una serie di problemi rimasti per anni irrisolti”.