Scuola – Prima campanella: suono doloroso per 800 precari

0
60

Avellino – Scuola: ultime ore prima della campanella. Tutto pronto: penne, matite, zainetti nuovi e quaderni di tendenza. Insomma, nulla di nuovo se non la fine di un’altra estate e l’inizio di un anno scolastico che per molti si preannuncia duro.
Sono 800, in totale, tra docenti e personale Ata, in Irpinia, coloro resteranno senza un posto di lavoro e solo 160 gli incarichi conferiti, oltre il cinquanta per cento in meno dello scorso anno.
Forte l’amarezza sui volti per chi, dopo anni di insegnamento, oggi è senza lavoro.
A loro, e non solo agli studenti, quest’anno è rivolto il pensiero del sindaco di Avellino Pino Galasso e dell’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Salvatore Biazzo.

“Un nuovo anno scolastico sta per cominciare – è il sindaco a lanciare il suo messaggio – accompagnato, come sempre, da un carico di speranze e di buoni propositi.
Quest’anno, a differenza degli anni passati, le attese maggiori sembrano essere non già quelle degli studenti ma di quei tanti insegnanti che una riforma spregiudicata ha privato del contatto quotidiano con i ragazzi.
Leggendo in questi giorni i quotidiani mi è ritornato alla mente un dialogo del film “La Scuola”, in cui due docenti, parlando tra loro nei corridoi dell’istituto, sostengono che gli studenti “non invecchiano mai, vengono qui giovani e se ne vanno che sono ancora giovani. Noi invecchiamo al posto loro”.
Ecco, per molti docenti il rischio che si corre in queste ore è quello di non poter invecchiare nelle aule, con i loro ragazzi, dopo aver atteso per anni una stabilizzazione che oggi è più che mai a rischio.
C’è una citazione nello stesso film che mi sembra ancora più appropriata: la scuola italiana funziona con chi non ne ha bisogno!
Il mio augurio, alla vigilia dell’avvio dell’anno scolastico, è che la scuola possa, invece, funzionare per tutti, per i docenti, per il personale non docente e per gli studenti.
La scuola, a differenza di altre istituzioni, più che essere lo specchio dell’attuale società è la culla di quella che verrà. Facciamo in modo di costruirla su basi solide”.

Agli 800 i precari in Irpinia anche il primo saluto ed il sostegno incondizionato di Salvatore Biazzo: “La scuola deve offrire una offerta formativa di qualità ed adeguata ai tempi, e quella pubblica deve restare perno centrale nel processo educativo. Ai docenti dico grazie per quello che sempre fanno e ancora per quello che faranno. Agli studenti l’augurio di vivere la scuola come uno dei momenti più significativi e felici, irripetibili, della vita, e di cogliere l’opportunità che essa offre: di imparare, accrescere le conoscenze, creare i fondamentali necessari in un mondo sempre più competitivo”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here