Scuola Pratola Serra, la reazione dei genitori alla decisione del sindaco

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Pasquale Manganiello – Nella riunione di stasera presso il Comune di Pratola Serra tra Amministrazione comunale, preside ed una rappresentanza dei genitori, il sindaco di Pratola Serra, Tonino Aufiero, ha evidenziato la soluzione temporanea per ubicare le dieci classi della scuola elementare sequestrata dalla Procura della Repubblica nei giorni scorsi.

La proposta del primo cittadino consiste nell’utilizzare il plesso della scuola secondaria di primo grado (scuola media) nelle ore pomeridiane a partire dalle ore 13.30 fino alle ore 18.30, impegnandosi a garantire ogni servizio, dal trasporto scolastico al potenziamento del personale addetto alle pulizie che quello addetto alla vigilanza sia all’entrata che all’uscita della scuola.  Le dieci classi della scuola primaria saranno ubicate presso gli spazi aula del plesso di sede secondaria di primo grado di Pratola Serra.

Diversificate le reazioni dei genitori che hanno commentato la notizia sui social.

C’è chi si lamenta perchè i bambini non potranno fare più attività sportiva, chi denuncia il ritardo dell’Amministrazione a prendere provvedimenti nonostante la chiusura della scuola fosse nell’aria da tempo.

“Mio figlio fa nuoto agonistico e si allena tutti i giorni con grandi sacrifici – scrive Annamaria – dovrebbe rinunciare a tutto. Vuol dire che dovrà cambiare scuola.”

“Chi  paga le conseguenze sono sempre i cittadini – posta Michele – non avete pensato che i bambini sono meno attenti nel pomeriggio? Che devono rinunciare alle attività sportive e rivoluzionare completamente le loro abitudini quotidiane?”

“Che grande soluzione è questa ? – si chiede Nike – la situazione non ha proprio nulla di emergenziale visto che già si sapeva che l’edificio doveva essere soggetto a opere di rifacimento e che comunque non rispettava i canoni di sismicità. Questa volta non sono d’accordo, a mio avviso è una soluzione che invece di risolvere i problemi ne crea altri e ben più gravi alle famiglie.”

“Io sono una rappresentante – commenta Tiziana – ho dei figli ho un lavoro che mi porta ogni mattina ad un’ora da casa, esco alle sette di mattina e rivedrò mio figlio alle sette di sera…abbiamo semplicemente pensato al bene dei bambini e non a noi stessi.”

C’è chi critica la scelta di aver interpellato solo una parte dei genitori.

“Visto che è un argomento che interessa tutti i genitori perchè non ci avete convocato tutti? Oppure perchè non avete dato modo ai rappresentanti di contattarci e di farsi portavoce dei nostri pensieri?”

C’è chi, invece, appoggia in pieno la proposta del sindaco.

“Sono 25 giorni – scrive Ulderico – anche noi abbiamo 2 bimbe impegnate in attività ludico sportive, faremo dei sacrifici ulteriori ma per il loro bene questo ed altro! Il sindaco manterrà la sua parola statene certi! 25 giorni!!! Non sono niente rispetto a delle vite!”

“È chiaro che i disagi ci sono ma si tratta di gestire insieme un mese di sacrificio. Convocare tutti i genitori sarebbe da folli ed è proprio per questo che vengono eletti i “rappresentanti dei genitori”: Ci rappresentano! Per quanto riguarda la scarsa attenzione dei ragazzi, sicuramente saranno stanchi pure i docenti e capiranno. Credo che le polemiche in questa fase non facciano bene a nessuno” – aggiunge Tony.

“Visto che ero uno dei genitori presenti – chiosa Francesco – non c’erano altre soluzioni migliori per i nostri figli, le strutture scolastiche dei paesi limitrofi  non erano idonee per ospitare i nostri bimbi.”

Come per il caso Cocchia ad Avellino polemiche inevitabili anche a Pratola Serra dove i toni concilianti di chi ha partecipato alla riunione e valutato l’operato dell’Amministrazione in questa situazione emergenziale si scontrano con i disagi che l’orario pomeridiano provoca per i genitori e per i piccoli.

Il sindaco, dal canto suo, ha assicurato la delocalizzazione del plesso scolastico in struttura prefabbricata, adeguata ed idonea presso l’area ex mercato località Pioppi, entro e non oltre la data del 07/01/2017.