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Scuola – Della Pia e D’Argenio: “No ai contratti di disponibilità”

Avellino – A margine dell’intervento di Corrado Gabriele, sulla scottante faccenda dei precari della scuola si sono espressi anche Tony Della Pia e Costantino D’Argenio. Il primo ha puntato l’indice contro un provvedimento politico che appare piuttosto uno smantellamento bello e buono. “Si tratta della più grossa espulsione che la scuola ricordi – ha detto – un chiaro segnale di quelli che sono i veri intenti del governo: un progetto di azzeramento del diritto all’istruzione pubblica, che prepari i figli dei precari e delle classi meno agiate ad un futuro lavorativo senza prospettive, come carne da macello della manovalanza, e tutelando di converso la formazione dei rampolli della classe dirigente, attraverso la loro ovvia accessibilità alla scuola privata”. Masse escluse dal protagonismo, dunque, nelle preoccupazioni del segretario provinciale del Prc, che ha aggiunto: “Sembra davvero un ritorno al medioevo. Noi siamo al fianco dei precari ma la battaglia vera deve coinvolgere tutti, attraverso una massiccia mobilitazione che grazie ai numeri abbia la forza di far ritornare sui suoi passi il governo”. Sul ruolo della Regione ha invece così commentato: “Quanto viene messo in pratica è molto utile, ma ci sono i margini per fare di più”. E proprio sulla parte da recitare per il massimo organismo territoriale è pressante D’Argenio che – anche in qualità di esponente del coordinamento precari – boccia categoricamente il ricorso ai contratti di disponibilità che derivano da un accordo tra Ministero e Regione, prevedendo indennità di disoccupazione e la possibilità di supplenze brevi. “In questo strumento c’è solo l’illusione del punteggio – ha sottolineato – ma la realtà è che si tratta di un intervento inconsistente, un’anticamera del licenziamento. All’assessore Gabriele chiediamo invece un impegno concreto per l’occupazione laddove è possibile – ha aggiunto – e che nessun precario venga estromesso dall’emergenza”. Sicurezza degli istituti e salvaguardia dei presidi territoriali a rischio completano, infine, il quadro delle sollecitazioni a Napoli del Prc irpino.
Intanto il coordinamento precari annuncia che le sue iniziative proseguiranno. Si punterà sulla comunicazione – da molti dei presenti individuata come la chiave di volta del successo di questa battaglia – che sarà supportata da un robusto volantinaggio. In agenda c’è inoltre anche un faccia a faccia col presidente della Provincia Cosimo Sibilia, coinvolto sui fatti anche in qualità di membro della settima Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali), che il coordinamento precari vorrebbe porre in essere nel giro dei prossimi dieci giorni. (di et)

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