Scrutatori comunali, il Ministero dà ragione al M5S

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“Finalmente è tutto nero su bianco. Sono curioso di scoprire quali altre scuse tirerà fuori dal suo cilindro il sindaco di Avellino, Paolo Foti, per impedire un aiuto, piccolo ma immediato, agli avellinesi in difficoltà” – Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, a proposito della risposta ricevuta in Commissione Affari Costituzionali del Parlamento all’interrogazione relativa alla possibilità, in caso di elezioni, di nominare in via prioritaria come scrutatori quei cittadini già iscritti nell’apposito albo ma disoccupati o inoccupati secondo il Centro per l’Impiego. “Ricordo – commenta il parlamentare avellinese –le dichiarazioni di Foti e del consiglieri comunale Poppa che -contrariamente a quanto avveniva in altri Comuni irpini come Fontanarosa, Montecalvo e Montella o in città come Bologna e Torino – per le regionali del 2015 respingevano, perché, a detta loro, assolutamente impercorribile da un punto di vista normativo, l’ipotesi di attribuire una preferenza nella scelta degli scrutatori a coloro che, già nell’albo, si trovassero in disoccupazione o inoccupazione.

Cioè vivessero un momento di disagio economico. A dimostrazione della mancanza di sensibilità di questa amministrazione rispetto alle problematiche sociali che riguardano purtroppo la nostra città”. “La mancanza o la perdita di lavoro – continua il componente del direttorio – è una piaga che va fronteggiata con serie politiche strutturali ma può essere arginata con strumenti dall’importantissimo effetto immediato come il reddito di cittadinanza, che i governi cittadini targati M5S già hanno messo o stanno mettendo in campo”.

Tornando al caso specifico, Sibilia spiega che l’atto di sindacato ispettivo è nato dalla necessità di avere una risposta ad un’esigenza di buon senso: consentire a chi è in difficoltà economica, ovviamente accertata, di avere, per qualche giorno, una boccata di ossigeno percependo quanto la legge stabilisce per le attività di scrutatore ai seggi: “Eravamo confortati dal margine discrezionale che la normativa in materia attribuisce alle commissioni comunali elettorali nella formazione delle graduatorie e ora il ministero dell’Interno ci ha dato ragione affermando che ‘nulla vieta che la Commissione elettorale comunale possa individuare e approvare, in piena autonomia, dei criteri di preselezione degli iscritti nell’albo a cui ancorare le nomine successive’, come lo stato di disoccupazione o inoccupazione”.

“Dalla prossima tornata elettorale, dunque, l’amministrazione comunale dovrà dare questa opportunità senza se e senza ma. La buona politica deve compiere passi verso i cittadini, soprattutto verso chi vive un momento di difficoltà. Senza scuse ma con quel coraggio che all’amministrazione di Avellino purtroppo manca”, conclude Sibilia.

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