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Scontro De Luca-Di Maio, il governatore: “In spregio alla scienza, Luigino esiste”

Nuovo scontro tra il governatore Vincenzo De Luca ed il candidato premier dei Cinque Stelle che aveva chiesto al presidente della Regione Campania le scuse per un video di circa un anno fa.

Nei giorni scorsi, infatti, Luigi Di Maio aveva pubblicato sul proprio profilo Facebook un video in cui De Luca attaccava pesantemente lui e i suoi compagni grillini: “Che vi possano ammazzare tutti quanti”.

La risposta di De Luca non si è fatta attendere ed è sempre a colpi di social e dichiarazioni ad effetto: “Dunque, esiste. Dovrò prendere atto che in spregio a ogni legge della scienza Luigino Di Maio esiste”, scrive il governatore sul suo profilo ufficiale.

“Lo avevamo lasciato steward inefficiente allo stadio, carpentiere mancato, webmaster incapace di leggere le mail. Lo avevamo ritrovato sterminatore di congiuntivi, spregiatore di storia e geografia. Lo avevamo intravisto insignificante protagonista delle «pippa’rie» Cinquestelle (senza offesa!). Da allora non avevo più segnali della sua esistenza. Oggi vengo smentito dalla Rete. Esiste”.

“Ci informa – continua sprezzante De Luca – con una sua dichiarazione mattutina di essere rimasto impressionato, turbato, spaventato a morte da una mia battuta: «Te possano?». Solo un soggetto del genere, per nascondere la violenza reale di atti di squadrismo di cui sono responsabili tanti esponenti dei Cinquestelle (a cominciare dalla Regione Campania dove hanno aggredito fisicamente la Presidente del Consiglio Regionale), può scambiare una banale e ironica espressione popolaresca pronunciata da tutti i cittadini romani almeno venti volte al giorno con un progetto di attentato politico”.

“Invece di aspettare le scuse non si sa per che cosa, Di Maio aspetti con più urgenza l’arrivo di un insegnante di sostegno”, conclude il post al vetriolo del presidente De Luca.

Fortunatamente, per il governatore c’è anche spazio per il confronto ed il dibattito vis-à-vis come tradizione politica, ed educazione, vorrebbero:

“Gli rinnovo il mio invito a un dibattito pubblico, dove e quando vuole, sui temi che ritiene, a cominciare da quello del linguaggio nella politica, per una operazione verità”.

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