Scomparsa ex Procuratore Cordova, Airoma: magistrato dalla schiena dritta

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AVELLINO- “Lo ricordo con stima e commozione. E’ stato il mio Procuratore quando ero alla Sezione Reati contro la Pubblica amministrazione e poi all’Antimafia di Napoli”. Così il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, rende memoria alla figura di Agostino Cordova, il magistrato in pensione scomparso ieri ad 88 anni nella sua casa di Reggio Calabria. Sotto la sua guida Airoma ha infatti coordinato da sostituto della Distrettuale Antimafia di Napoli anche le piu’ importanti indagini sulla camorra in Irpinia, soprattutto nella citta’ capoluogo. Prima quelle relative al Clan Partenio, che nel 2001 avevano permesso di scompaginare il gruppo guidato dai cugini Amedeo e Modestino Genovese, che avevano esteso la loro potere criminale sulla citta’ capoluogo e su una larga fetta dell’hinterland e successivamente le indagini su uno dei più gravi fatti di sangue nella storia della camorra, la strage delle donne di Via Matteo Cassese a Lauro, risolta in poche ore grazie alle intercettazioni in atto nei confronti del clan Graziano per vigilare sugli appalti post frana nel Vallo di Lauro (anche in quel caso ci furono blitz e arresti). L’allora pm antimafia Airoma, insieme al sostituto Manuela Mazzi faceva parte del gruppo coordinato dall’aggiunto Mino Palmeri e dal Procuratore Agostino Cordova che si occupava anche della provincia di Avellino. “Un magistrato alieno dalle ideologie alla moda e lontano dai circuiti affaristici- ha continuato Airoma- Non mi ha mai posto limiti o veti nelle indagini, se non quelli dettati dalla retta coscienza di magistrato dalla schiena dritta”.