Stamane sono state proclamate 48 ore di sciopero dai lavoratori della Diagnostica Medica. L’iniziativa ha visto la partecipazione della quasi totalità dei lavoratori, i quali protestano in merito a tre punti precisi: la disdetta del contratto unilaterale, 3 mesi di stipendi arretrati e nessun piano di rilancio dell’azienda.
Mario Walter Musto (Cisl) commenta così la grande adesione allo sciopero:
“Sono in gioco punti di protesta validi, attendiamo un segnale dal management della Diagnostica per risolvere la situazione. L’adesione è la stessa dell’altra volta, si tratta della quasi totalità dei lavoratori che hanno assicurato il mantenimento dei livelli essenziali per la dialisi.
Vorremmo capire – conclude Musto- perché i risvolti positivi ottenuti alla Malzoni non avvengano qui visto che il management è lo stesso. Non ci precludiamo nessuna strada, il nostro auspicio è di un confronto sereno.”