Sciopero dei metalmeccanici, i lavoratori irpini a Napoli per il rinnovo del contratto

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I Segretari provinciali di FIM, FIOM e UILM, Luigi Galano, Sergio Scarpa e Gaetano Altieri comunicano che venerdì 10 Giugno i metalmeccanici irpini incroceranno le braccia per sostenere il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

I metalmeccanici della nostra provincia raggiungeranno il capoluogo della Regione Campania dove si terrà la manifestazione e gli interventi dei Segretari Regionali e nazionali di FIM, FIOM e UILM a Piazza dei martiri.

“Dopo sei mesi di trattativa – dichiarano i rappresentati sindacali – la controparte rimane ferma allo schema proposto lo scorso 22 Dicembre, secondo cui il Ccnl non riconosce più alcun aumento salariale alla stragrande maggioranza dei lavoratori e addirittura penalizza coloro che hanno svolto la contrattazione nei luoghi di lavoro.

Federmeccanica e Assistal hanno ribadito anche nei recenti incontri le proprie posizioni, impedendo così l’avvio di un vero negoziato. Riteniamo un errore tali posizioni in quanto si mette in discussione contemporaneamente il modello contrattuale fondato su due livelli contrattuali ed il ruolo del Contratto nazionale quale reale strumento di tutela dei salari e dei diritti di tutti i lavoratori.

Il nostro obiettivo rimane quello di riaffermare un Contratto nazionale che garantisca il potere di acquisto del salario per tutti i metalmeccanici, che qualifichi le relazioni industriali, estenda la contrattazione di secondo livello, migliori le condizioni di lavoro attraverso l’introduzione di nuovi diritti di formazione, welfare e partecipazione e valorizzazione delle professionalità per tutti e tuteli tutte le forme di lavoro e l’occupazione.”

I Segretari di FIM FIOM UILM comunicano, inoltre, che il giorno 14 Giugno p.v. alle ore 10, insieme alla UGLM è stata proclamata un’assemblea sindacale con i lavoratori presso lo stabilimento Industria Italiana Autobus di Valle Ufita, per concordare le azioni da mettere in campo per uscire da questo stato di stagnazione.

“Stiamo chiedendo con insistenza un incontro con la proprietà per iniziare a discutere di piano industriale e di tempi di realizzazione dello stesso, e nonostante gli impegni assunti da tutti coloro che hanno partecipato all’incontro ministeriale, si nota soprattutto da parte delle Istituzioni una sorta di lassismo che non ripone fiducia nelle aspettative e nel progetto annunciato a Roma presso il Ministero dello sviluppo economico.

La stanchezza dei lavoratori rispetto agli impegni che fanno fatica a decollare è evidente, e per questo richiameremo con forza ognuno alle sue responsabilità perché lo stabilimento di Valle Ufita deve ripartire, ad ogni costo”, è quanto affermano in una nota i segretari.

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