Michele De Leo – Hanno incrociato le braccia, per quattro ore in ogni turno, i circa settanta lavoratori della De Vizia Transfer impegnati nei servizi di pulizia all’interno dello stabilimento del Fiat Chrysler Automobilies di Pratola Serra.
Lo sciopero – annunciato dalla Filcams Cgil e dalla Ugl nella serata del 15 gennaio – è stato proclamato non solo per la decisione dei vertici aziendali di non concedere il confronto più volte sollecitato dalle parti sociali. Il motivo scatenante di questa protesta immediata – si legge nella comunicazione inviata dai sindacati ai vertici della De Vizia Transfer – poggia le basi sul comportamento avuto da un rappresentante della società nei confronti di alcuni lavoratori.
“Un vostro preposto – si legge nella comunicazione inviata dai rappresentanti sindacali – ha pesantemente inveito contro addetti e rappresentanti dei lavoratori apostrofandoli con frasi e minacce: solo la freddezza delle Rsa ha evitato che la questione potesse degenerare”.
Le organizzazioni di categoria non hanno mancato, altresì, di sottolineare come “più volte negli ultimi mesi abbiamo avanzato richiesta di incontro per discutere e condividere il modello organizzativo capace di attenuare gli effetti delle giornate di fermo produttivo. L’azienda si è, però, sottratta al confronto operando scelte unilaterali”.