Scavo’ a mano dopo il crollo a Saviano L’elogio del generale La Gala al brigadiere Conte 

0
1755

AVELLA- Il brigadiere Michele Conte, diventato l’immagine simbolo della tragedia del settembre scorso a Saviano, perche’ tra i primi soccoritori a scavare a mano per salvare la famiglia rimasta intrappolata nelle macerie da qualche ora si e’ congedato dall’Arma. Ovviamente solo sulla carta, per la burocrazia, visto che sara’ un po’ difficile slegarsi da un “cordone ombelicale” a cui quotidianamente negli ultimi trentasei anni si e’ dedicato sempre in prima linea nei Reparti Operativi. Per lui pero’ il comandante della Legione Carabinieri Campania Giuseppe La Gala ha voluto riservare un  piacevole e commovente fuori programma. Nel corso della cerimonia che si e’ svolta ieri a Napoli per la consegna di elogi ed encomi, il generale ha voluto  ricordare  il suo recentissimo ed eroico intervento nella palazzina crollata di Saviano, lo ha voluto pubblicamente ringraziare, nel corso della cerimonia. Il  Brigadiere Michele Conte che proprio ieri , al compimento dei suoi 60 anni, raggiungendo il meritato congedo, si trovava in Legione per dismettere, ma solo formalmente, la sua uniforme da Carabiniere. Il suo gesto a pochi giorni dalla pensione, come ricordato dal Generale La Gala, funge da monito ed esempio per tutti i Carabinieri della Legione. Le lacrime del Brigadiere sgorgate nel lasciare il cortile durante l’applauso spontaneo dei suoi colleghi sono una testimonianza autentica dell’attaccamento dei Carabinieri ai loro concittadini e all’Arma. La foto del brigadiere Michele Conte, in servizio presso il Nucleo Radiomobile della Compagnia di Nola, che nella mattinata dello scorso 22 settembre  poco dopo le sette era stato il primo ad intervenire sul posto del crollo insieme al collega Dario D’ Ambrosio,  aveva scavato a mani nude per salvare i due componenti della famiglia distrutta, ha fatto il giro del Paese. Il  vicebrigadiere Conte e’  un irpino, originario di Avella, per anni ha servito anche nella nostra terra le istituzioni, tra l’altro proprio al Nucleo Radiomobile di Avellino aveva salvato un uomo che si stava per lanciare dal quinto piano. Questo gesto gli era valso il titolo di “cavaliere” per merito.  Una vit dedicata all’Arma, anche in delicate missioni internazionali, come in Libano, dove e’ stato per tre anni all’Ambasciata. Ora il meritato riposo con un grande “regalo” dal comandante La Gala.