L’A1 e l’A2 non sono più alla portata della Scandone, dunque il piano A è iscrivere il club in Serie B (terza serie cestistica) e nel frattempo cercare un acquirente interessato ai biancoverdi, sempre a patto che l’attuale patron Gianandrea De Cesare copra le passività, di cui non si conosce ancora la reale entità.
Per quanto riguarda l’Avellino Calcio, club regolarmente iscritto al campionato di Serie C, ancora non è sopraggiunta nessuna offerta ma ci sono imprenditori interessati e anche un manifesto presentato da una parte di tifosi che è all’attenzione di De Cesare e del sindaco Gianluca Festa e che fa capo a Mario Dell’Anno e alla sua associazione “Per la Storia” che detiene il logo.
A svelare le ultime novità sulla doppia partita Sidigas, che detiene il pacchetto sportivo dei due principali club cittadini, è ancora una volta il neo eletto sindaco, che questa sera, all’esterno del PalaDelMauro, mentre dentro si disputava Italia-Canada, prima gara valida per le Universiadi, ha incontrato i cronisti e soprattutto gli Original Fans, il gruppo leader della Curva Sud del palazzetto, preoccupato per le sorti della propria Beneamata.
I dubbi maggiori riguardano proprio la pallacanestro, visto il minore appeal che suscita nell’imprenditoria locale e non. Diversa, come detto, la situazione per i dirimpettai pallonari, per i quali c’è un interesse anche dichiarato ma sulla testa di ogni possibile compratore pende come una spada di Damocle il giudizio che verrà discusso in tribunale il prossimo 12 luglio.
L’auspicio di Festa, ex giocatore proprio della Scandone, è di convincere chi vuole investire nel calcio a intervenire quantomeno con una sponsorizzazione anche nel basket.