“Piena solidarietà al Comandante dei Carabinieri di Solofra Giuseppe Friscuolo. Non è possibile che chi è chiamato ad operare quotidianamente al ripristino della legalità sul territorio venga sottoposto a vessazioni del genere”.
A parlare è il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, a commento dell’articolo, pubblicato oggi dall’edizione online de Il Fatto Quotidiano, sulla presunta trama che avrebbe ordito il sindaco di Solofra, Michele Vignola, nel tentativo di far rimuovere il comandante della locale stazione dei Carabinieri della città della concia.
“Se tutto quanto emerge dagli atti giudiziari depositati in Procura per l’inquinamento della falda acquifera dell’area solofrana – riferisce Fiordellisi – , la “classe” politico-amministrativa di Solofra, dell’intera provincia di Avellino, ne esce molto male, anzi malissimo! A questo punto bene farebbero i politici, che non condividono questo agire, a prendere le distanze, in modo chiaro e netto da chi tenta di bloccare coloro che chiamati a fare il proprio lavoro e funzione, lo svolgono per il bene dei cittadini e delle comunità, in particolar modo per la legalità, l’ambiente e i diritti dei lavoratori e cittadini. Per esser chiaro fino in fondo esprimo piena solidarietà al Comandante Friscuolo, a cui sono state rivolte da sempre “attenzioni” non belle per il lavoro che ha svolto e continua a svolgere”.
IRPINIA NON PIU’ ISOLA FELICE – Partendo da quanto emerso dalla questione Solofra, Fiordellisi spiega: “Evidentemente non possiamo parlare più di Irpinia come isola felice. Soltanto pochi giorni fa, i militari dell’Arma aveva svelato quella fitta rete criminosa che si era instaurata nel Mandamento Baianese, portando alla luce presunti comportamenti illeciti da parte di funzionari pubblici. Il paradosso della vicenda di Solofra è che anche in questo caso parliamo di un pubblico funzionario, nella fattispecie il comandante dei Carabinieri, che – sembrerebbe – sia stato al centro di una trama ordita contro la sua persona soltanto perchè faceva il suo dovere”.
“Come Cgil siamo assolutamente indignati per quanto accaduto – continua Fiordellisi – Dall’Alta Irpinia con la questione dell’eolico, passando per il Mandamento Baianese e fino alla questione della Valle del Sabato, occorre una ferma risposta da parte degli amministratori e della classe politica della provincia di Avellino. Vedremo quale sarà il decorso delle indagini, quel che è certo è che la classe politica irpina ne esce male e che il rapporto cittadini-rappresentanti politici è destinato sempre più a incrinarsi. Anche per queste ragioni, crediamo che i cittadini debbano riappropriarsi della propria forza di eleggere i rappresentanti al Governo ai quali chiedere con nettezza risposte circa la loro salute, la loro condizione di lavoro, servizi e ambiente”.
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