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La Scala di Milano premia l’Irpinia, grande orgoglio per il sindaco di Gesualdo

Il Comune di Gesualdo riceve un prestigioso riconoscimento dal Direttore della Scala di Milano. Grande orgoglio per la comunità rappresentata dal sindaco Domenico Forgione, che sul suo profilo facebook ha reso pubblica la lettera ricevuta da Maria Di Freda in seguito alla visita al Castello di Gesualdo.

“Lo scorso mese di agosto ho avuto la possibilità di visitare il Castello di Gesualdo. Colgo l’occasione per complimentarmi con Lei e con tutta l’Amministrazione Comunale per l’impegno profuso a favore di un così suggestivo borgo. Al di là dell’indiscusso legame con Gesualdo da Venosa, sono rimasta particolarmente affascinata dal Castello che domina il centro storico. L’ambiente architettonico del paese mi ha davvero colpita e spero di poter presto tornare ad ammirare le bellezze che lo distinguono nel territorio irpino.”

La lettera di Maria Di Freda al sindaco di Gesualdo

Queste alcune delle parole spese da Maria Di Freda nel ringraziamento inviato all’amministrazione comunale. La bellezza di Gesualdo incanta tutti i suoi visitatori da moltissimi anni, nonostante le difficoltà che ha incontrato nella sua travagliata storia.

Il Castello fu costruito su commissione dei Longobardi intorno alla metà del VII secolo, trasformandosi in una delle massime fortezze irpine. La prima comunità abitata nacque intorno al 1078, quando la città era nelle mani di Guglielmo di Gesualdo. Dopo varie vicissitudini il maniero passò al Principe di Venosa Carlo Gesualdo, che a seguito del duplice omicidio della giovane moglie Maria d’Avalos e del suo amante Fabrizio Carafa, si rifugiò nel Castello di Gesualdo per sfuggire alla vendetta dei parenti.

Qui divenne famoso per la sua passione per la musica, a cui si dedicò completamente per l’intero corso della sua vita, componendo anche diversi madrigali. Negli anni della sua permanenza a Gesualdo, il castello fu trasformato in una sontuosa residenza gentilizia di stile rinascimentale, complici le seconde nozze con Eleonora d’Este. Furono realizzati il cortile e la loggia della torre meridionale, nuovi appartamenti e cucine per la Corte e la sala del Teatro. Stanze e gallerie vennero arricchite con pitture manieriste e  fiamminghe.

Al Principe Gesualdo purtroppo seguirono proprietari meno virtuosi, che non ebbero cura di rispettare la grandezza del patrimonio artistico e culturale rappresentato dal maniero. Solo nel 1855, quando la proprietà fu affidata alla famiglia Caccese, fu avviata una ristrutturazione del sito, con la realizzazione del viale di acceso da Piazza Neviera,  il totale rifacimento della facciata e la creazione di nuovi ambienti interni.

Il 13 ottobre 1913, per l’alto valore architettonico, storico, artistico e ambientale il Castello è stato vincolato dalla Sovrintendenza ai Beni Artistici ed Ambientali di Salerno ed Avellino. Ma nel 1980, il terribile terremoto che colpì l’Irpinia, mise nuovamente a dura prova le sorti del Castello, che fu abbandonato per paura di pericolosi crolli.

Dopo l’acquisto da parte del Comune di Gesualdo e della Provincia di Avellino, il Castello è stato sottoposto ad una lunga fase di restauro, che l’estate scorsa ha permesso la riapertura della struttura al pubblico dopo 35 anni, in occasione della rassegna Saperi e Sapori.

Ormai sembra tutto pronto per una riapertura definitiva, e i complimenti ricevuti dal Direttore della Scala di Milano sono la conferma che tutto il lavoro svolto fino ad oggi non è stato vano, e che la città di Gesualdo è pronta per conferire la giusta valorizzazione al patrimonio culturale ed artistico rappresentato da un sito così importante per il territorio e la sua crescita.

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