Savignano contro l’ordinanza del commissario Catenacci: “Abbiamo già dato”

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Corrado Catenacci scioglie il silenzio. L’attesa è terminata. L’incubo dei rifiuti torna prepotentemente alla ribalta. Inesorabile. C’è stata, infatti, l’autorizzazione alla ”ricomposizione morfologica del sito di località Ischia tramite il conferimento di fos e sovvalli provenienti dal Cdr irpino”, situato a Pianodardine, l’impianto per la trasformazione dei rifiuti in ecoballe localizzato nel nucleo industriale di Avellino. Per dirla con parole spicciole: ora località “Ischia” ospiterà i rifiuti irpini. Il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, a cui e’ stata notificata via fax l’ordinanza commissariale, insieme con i concittadini e con la solidarieta’ di tutti i comuni della Valle dell’Ufita, della Valle del Cervaro e dei comuni confinanti della provincia di Foggia, promette barricate insieme con il Comitato di lotta che si e’ costituito con la denominazione ”Ischia uguale Tesoro”. Più volte è stato illustrato il fatto che presso la cava dismessa di contrada Ischia sara’ conferito materiale inerte, i tanto declamati fos e sovvalli a norma, ‘scartati’ dalla lavorazione del Cdr. E gli esperti più volte hanno spiegato che si tratta sostanzialmente di polveri che, trattate a norma, oltre a riempire lo sventramento della montagna agiscono da concime per la ”ricomposizione morfologica” del luogo. Spiegazioni e chiarimenti che, tuttavia, non sono bastati. O meglio, non hanno calmato gli animi infervorati dei cittadini. Il grido dell’Ufita si alza, ancora una volta, incessante e rumoroso: “abbiamo già dato”. Oreste Ciasullo, le comunità di Savignano, di Ariano e dell’intera Ufita ribadiscono fermamente, a forti lettere, il loro secco ‘no’. Ed il primo cittadino si prepara ad impugnare l’ordinanza commissariale davanti ai giudici del Tar con gli argomenti della salvaguardia ambientale e socio-produttiva del territorio. Intanto scatta anche la mobilitazione a Savignano Irpino contro l’indesiderato sito per lo stoccaggio dei rifiuti individuato dalla commissione di esperti nominata dalla Provincia, dal Commissariato di Governo e dalla Prefettura, nella cava dismessa del territorio di Savignano Irpino. In contrada Ischia, dove, stando agli ultimi risvolti, sorgerà l’impianto, e’ stato organizzato un presidio permanente per impedire l’accesso ai tecnici della Fibe, braccio operativo del commissario straordinario, Corrado Catenacci. Una ennesima forma di protesta. Forte. Dura. Decisa. Determinata. A questo punto l’interrogativo è d’obbligo: riusciranno le comunità ufitane a vincere questa ennesima battaglia? Basteranno i minacciati presidi a bloccare l’ordinanza del commissario di Governo?

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