Ieri sera in Gara 5 è stata Reggio Emilia a spuntarla sulla Sidigas Avellino, ma a tenere banco è ancora l’indecoroso spettacolo messo in piedi dal PalaBigi, che ha disturbato continuamente la partita con lancio di oggetti e laser verso i giocatori biancoverdi.
Questa mattina per la società reggiana è arrivata la stangata con un’ammenda di 3.000 euro per… utilizzo di un laser puntato contro gli arbitri e i giocatori avversari durante il 4° periodo, per offese collettive frequenti del pubblico agli arbitri e nei confronti di un tesserato ben individuato e per lancio di oggetti non contundenti (palle di carta, rotoli di carta) collettivo e frequente.
Lo stesso delegato provinciale del Coni di Avellino, Giuseppe Saviano, intervenuto in mattinata alla presentazione di Sport Days – Fiera dello Sport, che metterà in scena dal 1 giugno la XV edizione della kermesse dedicata alle diverse discipline sportive, ha sottolineato ulteriormente il vile comportamento dei tifosi della compagine emiliana.
“Fatti di Reggio Emilia gravi, la società biancoverde dovrebbe protestare vivamente contro la violenza portata ai danni dei nostri atleti. I lanci di oggetti in campo, di qualunque natura essi siano, creano distrazione e ciò non accettabile, specialmente in una semifinale scudetto. Mi auspico un campo neutro per l’eventuale Gara 7“.
A tenere banco in Irpinia è tuttavia ancora la querelle Camorra e Scommesse:
“Sport volano di messaggi, questa volta purtroppo negativi, soprattutto nell’immaginario popolare e nazionale. Ultimamente siamo presi un po’ di mira a dir la verità: diversi gli scandali emersi nelle nostra provincia che ci hanno portato in maniera negativa alla ribalta nazionale.
Proprio per questo la vicenda Calcioscommesse non mi scandalizza più di tanto, lo sport è lo specchio della società e questa sta andando avanti in maniera peggiore rispetto al passato. Il calcio essendo lo sport più diffuso è ovvio che paghi maggiormente di questi fenomeni negativi.
L’Avellino sta vivendo un periodo difficile, la dirigenza, come è stato confermato più volte, non ha nessuna responsabilità, se non quella oggettiva. E’ vero che i suoi esponenti sono tenuti a controllare ma qui si parla di tradimento per cui mi sento di esentarla da colpe. Nonostante ciò confido nella legalità del popolo irpino”.
di Renato Spiniello.