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Sant’Angelo S. – Ricorso al Tar contro la concessione ‘Tremasulo’

C’è allarmismo a Sant’Angelo a Scala per la concessione, data con decreto, dalla Regione Campania all’Edilcava per l’estrazione di marna di cemento in un’area compresa tra Sant’Angelo a Scala, Grottolella e Pietrastornina. La cosiddetta concessione mineraria “Tremasulo”, prevede una serie di vincoli ventennali sui terreni ricadenti nell’area, vasta 395 ettari, che è nella vicinanze di siti di particolare interesse archeologico e paesaggistico. Il timore dei proprietari dei terreni è l’indisponibilità del territorio per un lungo periodo con gravi rischi relativi anche agli investimenti. “Dopo un incontro con i sindaci interessati – informa il primo cittadino, Domenico Majello – abbiamo deciso di avviare un ricorso al Tar, dato che abbiamo riscontrato gravi anomalie sia nelle autorizzazioni che nell’iter che ha portato alla concessione. Vorremmo capire perché l’Autorità di Bacino non è intervenuta, e se è stata concessa l’autorizzazione per l’estrazione di marna di cemento in maniera superficiale. Prima intendiamo procedere con l’azione amministrativa, per questo abbiamo fissato un incontro con tutti gli enti, dalla Provincia, alla Regione, all’Arpac, fino all’Assessorato provinciale all’Ambiente per affrontare la questione”. L’iniziativa è congiunta con i comuni di Grottolella e Pietrastornina e si svolgerà lunedì 14 gennaio alle ore 12.00 nell’aula consiliare del comune di Sant’Angelo a Scala. “Il nostro obiettivo – conclude Majello – è coinvolgere tutte le parti interessati per ottenere un parere sull’impatto ambientale che la concessione mineraria “Tremasulo” potrebbe comportare”. L’area interessata dalla concessione comprende le località Nocelleto, Bosco-Tuoro, Sala, Cannole, Santa Lucia e Pannicare ricadenti nel comune di Sant’Angelo a Scala, le località Tremasulo e Bosco della Terra ricadenti nel comune di Grottolella, le località Mabili, Cannole e Tronti ricadenti nel comune di Pietrastornina.

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