La lettera del Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi al Presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca e alla Direttrice dell’Asl Avellino 1 Maria Morgante.
Gentile Direttrice Morgante, gentile Presidente De Luca
L’emergenza che stiamo vivendo in questi mesi ha evidenziato il ruolo fondamentale della sanità pubblica e di una rete capillare e funzionale di strutture sanitarie diffuse sul territorio.
La risposta nell’emergenza da parte delle autorità regionali e locali è stata tempestiva e sinergica. Tuttavia alle misure urgenti che sono state adottate nelle ultime settimane, deve seguire una seria e puntuale pianificazione delle prossime attività che mostri una visione di lungo periodo per la sanità in Irpinia e che sia in grado di consegnare un sistema sanitario all’altezza anche oltre l’emergenza Coronavirus.
I fatti degli ultimi due mesi hanno evidenziato la necessità e il ruolo strategico di strutture di prossimità che possano coprire le esigenze e i bisogni dei cittadini delle nostre comunità.
Il presidio ospedaliero Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, in questo senso, è al servizio di una vasta area e di decine di migliaia di persone che vi ricorrono quotidianamente. Il ruolo fondamentale della struttura, per l’intera Alta Irpinia, è evidente anche dalla mobilitazione dei tantissimi cittadini che in queste settimane hanno donato oltre 70.000 euro per il suo potenziamento e che abbiamo giù utilizzato – di concerto con l’Asl di Avellino – per l’acquisto di strumenti e macchinari utili alla struttura.
A questo punto, la messa a sistema e la resa operativa degli interventi fatti diventa un’esigenza inderogabile. Dopo molti mesi in cui – con tanti Sindaci dell’Alta Irpinia – ci siamo battuti per l’attivazione della terapia intensiva all’Ospedale Criscuoli, sono stati avviati i lavori.
Adesso però è necessario non fermarsi, completare la costituzione degli ambienti della terapia intensiva e avviare – in tempi rapidi – una seria politica di reclutamento del personale per evitare che spazi e macchinari nuovi restino inutilizzati.
Questo stesso discorso vale anche per il potenziamento della cardiologia e per l’attivazione di servizi di telemedicina collegati alla teleradiologia (obiettivo anche del progetto pilota) che non ancora sono stati avviati.
Accanto a questo lavoro di cura ospedaliera è necessario rafforzare il sistema di prevenzione attraverso una medicina di territorio che sia all’altezza del compito e che faccia leva sui medici di famiglia. Non è più procrastinabile un servizio di medicina del territorio che risponda a queste esigenza e che veda una stretta collaborazione istituzionale e programmatica tra Asl, Consorzio dei servizi sociali, medici di base, Ospedale e – anche – Centro Don Gnocchi che rappresenta un’eccellenza del nostro territorio.
Da Sindaco, raccogliendo le istanze dei cittadini e facendomi portatore dei loro bisogni, chiedo che tutte le istituzioni – proseguendo nel solco della sinergia istituzionale avviata – offrano risposte concrete, tempestive e adeguate alla comunità dell’Alta Irpinia.