Sant’Angelo dei Lombardi – Nel quadro di comuni strategie intese a realizzare uno “spazio europeo di apprendimento”, nel quale incentivare proposte ed attitudini propositive, partirà dalla prossima settimana all’I..I.S.S. “F. De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi (AV) retto dal Dirigente Romualdo Marandino il progetto P.O.N. Misura 1, Azione 1 c (“Percorsi linguistici nell’Unione Europea”), riservato a 17 alunni interni dei due indirizzi classico e linguistico (altri 8 allievi, selezionati in base al punteggio riportato nelle prove di ammissione, potranno prender parte alla sola sezione teorica). <>. Il corso, difatti, si concluderà con uno stage a Kiato, in Grecia, sede del Polistikò Kentro – ovvero il Centro Culturale gemellato col “De Sanctis” già dal 1993 – accomunato da diversi fattori alla nostra realtà territoriale sotto il profilo sociale come sul piano identitario-culturale. Lo studio analitico di queste come di altre realtà potrà preludere a confronti e riflessioni, sollecitare ad un ripensamento del proprio territorio in un’ottica sempre più integrativa, all’interno di percorsi formativi paralleli, che non escludono comuni attività: la scoperta di un passato, segnato da un’affine identità mediterranea; lo studio di un sostrato sociale segnato da un recente sviluppo del terziario e aperto a una politica di scambi e di interculturalità. Una realtà territoriale, dunque, complessa e articolata, in cui gli allievi dell’indirizzo classico potranno cimentarsi, assistiti da un tutor locale ( Kallis Georgios, esperto di archeologia greca), in operazioni di scavo e di analisi dei reperti ritrovati. Quanto agli studenti dell’indirizzo linguistico, lo stage verterà, invece, sull’analisi di tendenze aggregazionali del territorio di Kiato rispetto ai paesi circostanti o ancora sulla diretta osservazione dello sviluppo e della funzionalità delle strutture ricettive, tra risorse immediate e possibili opportunità. Ci si avvarrà, al riguardo, della collaborazione della dott. Lena Tirli, esperta del settore turistico commerciale. Quanto all’organizzazione e alla scansione dei tempi, l’intero progetto, della durata di 100 ore, prevede essenzialmente 5 fasi: una fase orientativa, con la presentazione del quadro progettuale da parte del docente tutor; una fase di sviluppo e di consolidamento di competenze specifiche per le singole attività; una fase di elaborazione e realizzazione del progetto personale dapprima in Italia e successivamente in Grecia (con un prosieguo di 15 giorni nella seconda metà di luglio); a seguire, una fase di reporting, con la produzione da parte di ogni singolo partecipante di un project work che attesti lo sviluppo di competenze linguistiche di livello avanzato, e infine un follow up di valutazione dell’intera esperienza , per rilevarne i punti di forza e di debolezza. In tutte le fasi gli allievi usufruiranno dell’assistenza di docenti e tutor sia interni (Maria Marandino, Antonella Mancini, Luigi Lariccia) sia esterni (dott. Lina Ficetola, esperta di madrelingua inglese) per le attività sul posto. Al termine del corso, in cui non mancheranno interventi di monitoraggio e di valutazione – affidati alla prof. Giuliana Calabrese – sarà attribuito agli allievi partecipanti, previa verifica finale, un credito formativo fino a 0,50 punti, oltre al rilascio di un attestato di partecipazione e del libretto formativo “Europass”, in collaborazione con l’Isfol, valevole come certificazione delle competenze acquisite all’estero e spendibile in campo formativo e in un futuro inserimento nel mercato del lavoro. Previsto, inoltre, un convegno pubblico, alla presenza di rappresentanti dell’Isfol, di Agenzie formative e di Enti Culturali Stranieri, in cui gli alunni potranno esporre, al termine del corso, le risultanze e l’efficacia formativa delle diverse attività. Dunque, ancora un’occasione per il “De Sanctis”per proporsi come centro propulsore di progetti ad ampio raggio, appianando apparenti divari tra classico e modernità, proiettandosi verso i nuovi scenari dell’interazione e della operatività. E se “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, attraversarlo, per i giovani corsisti, non sarà certo un problema.(redazione altirpina)