Sant’Angelo dei Lombardi – Al centro Rotary un convegno sulle biomasse

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Sant’Angelo dei Lombardi – “Aspetti tecnici ed economici della filiera delle biomasse da energia: politica, ricerca e imprese a confronto”. E’ il tema del convegno che si svolgerà questa mattina, alle ore 9.30, presso il “Centro Rotary” di Sant’Angelo dei Lombardi. Un convegno organizzato dal Dipartimento di Ingegneria agraria ed Agronomia del territorio Università degli Studi di Napoli Federico II. Finanziato dalla REGIONE CAMPANIA.
Presiede i lavori Prof. Fabrizio Quaglietta Chiarandà Direttore DIAAT dell’Università di Napoli Federico II. Saluteranno: l’on. Mario Sena, Antonio Petito, sindaco di dei Lombardi, Gaetano Sicuranza presidente della Comunità Montana Alta Irpinia. Grassi della Regione Campania (settore Foreste), Bartolelli -Italian Biomass Association, Fagnano – DIAAT Università di Napoli Federico II, Saracino/Di Pasquale dell’Università della Basilicata/ Università di Napoli, Alle ore 12.00 è previsto un coffee break e tavola rotonda con gli imprenditori industriali: Cerrone, Natalizio, Bertelli, Raimondi, Schenone, Fuduli, Cuccurullo. E poi la visita alle prove sulle colture da energia presso i campi sperimentali del Centro Rotary. Insomma un incontro – dibattito nel quale si discuterà anche del Protocollo di Kyoto, firmato nel 1997. “Al quale – si legge sulla brochure – i governi nazionali devono ora adeguare le proprie politiche all’obiettivo di ridurre le emissioni di gas-serra nell’atmosfera. Anche il ruolo degli Enti Locali, e delle Amministrazioni Regionali in particolare, risulta fondamentale per contribuire alla risoluzione di questo problema promuovendo l’impiego di fonti energetiche rinnovabili alternative alle fonti fossili. Tra queste le biomasse ligno-cellulosiche appaiono le più interessanti in quanto offrono diversi vantaggi: – sono una risorsa rinnovabile per definizione, – contribuiscono alla difesa del suolo ed alla tutela del paesaggio, – migliorano la biodiversità e la sostenibilità degli agro- ecosistemi, – contribuiscono alla riduzione dell’esodo rurale, valorizzando zone marginali e svantaggiate, – comportano vantaggi per l’occupazione (tutta la filiera di trasformazione energetica delle biomasse andrebbe realizzata in loco), – comportano vantaggi per l’economia nazionale (riduzione delle esportazioni di valuta pregiata per l’acquisto sui mercati internazionali di combustibili fossili). – richiedono tecnologie già collaudate per utilizzazioni molto diversificate (energia termica o elettrica, impianti di dimensioni variabili). Per questi ed altri motivi il Dipartimento di Ingegneria Agraria ed Agronomia del territorio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con il contributo della Regione Campania ha voluto studiare il comportamento produttivo di diverse specie da biomassa nelle condizioni tipiche della collina interna. A conclusione del primo periodo di questo progetto ha voluto anche organizzare una giornata di confronto tra il mondo della Ricerca, dell’Impresa e della Politica e degli Amministratori locali, con l’obiettivo di individuare le strategie più opportune per la diffusione della filiera dell’energia dalle biomasse anche nella regione Campania”.

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