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Sanremo e il rap? Gianmarco Cioffi: Festival ancora legato alle vecchie tradizioni

L’Hip-Hop in Italia? Ad oggi è in assoluto il genere più ascoltato tra i giovani ma anche tra i più anziani. E non solo quello dalle sonorità più mainstream e commerciali, ma anche e soprattutto quello dalle sfumature più underground, più vicino al rap come il genere cantato da Marracash, che sta ottenendo un discreto successo.

Lo scorso anno la vittoria a Sanremo giovani di Rocco Hunt, originario di Pastena nel salernitano, con il brano E’ nu juor buono, quest’anno la stessa partecipazione – tra i grandi – dello stesso Rocco Pagliarulo e di Clemente Maccaro, meglio conosciuto come Clementino, napoletano ma nato ad Avellino. Partecipazioni che al tempo stesso confermano questa tendenza e la migliorano, in quanto non c’è nulla di meglio della televisione e della kermesse canora più importante dello Stivale come vetrina promozionale.

Rap campano quindi alla ribalta nazionale, gli unici due del genere del 66° festival di Sanremo hanno origini nella regione meridionale e non è l’unico trait d’union tra i due.

Gianmarco Cioffi e Clementino in una jam

Clementino e Rocco Hunt – specialmente il primo – hanno condiviso il loro percorso con un giovane producer irpinoShada San, al secolo Gianmarco Cioffi, un ragazzone di 27 anni di Cervinara, DJ che si occupa particolarmente di elettronica e Hip-Hop.

Insieme al beneventano Shark Emcee (Fabio Fallarino), Gianmarco è arrivato tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani nel 2014. “Inviammo quel brano quasi per gioco – commenta il giovane produttore musicale – Non siamo riusciti ad arrivare fra i primi otto, ma poco importa perché Sanremo ci ha fornito un’importante vetrina, inoltre il nostro brano è stato pubblicato sul sito della Rai, cosa che non è stata fatta per tantissime altre canzoni partecipanti”.

Sulla 66° edizione del Festival della canzone italiana e in particolare sul suo amico Clementino, Shada San ha le idee chiare: “L’Hip-hop è una specie di famiglia: tutti, anche quelli più famosi, hanno fatto lo stesso percorso. Clementino l’ho sentito prima del disco d’oro, anche perché ora è molto impegnato ed è difficile comunicare con lui, sicuramente farò il tifo per lui. E’ una persona molto emotiva anche se a volte non lo sembra. Dal testo dei suoi brani non si direbbe, ma l’Hip-Hop è così, si deve adattare al contesto, per questo spesse volte i brani sono soggetti a critica.

Gianmarco Cioffi

A Sanremo sarà difficilissimo vedere un vincitore Hip-Hop, almeno per il momento. Il sistema è sbagliato e non tiene conto delle vere tendenze, basta vedere la serata cover – definita dal giovane irpino tutt’altro che originale – Festival e Italia sono troppo ancorati alle vecchie tradizioni, un rapper scrive anche i propri testi oltre a curare la composizione musicale del brano stesso. E’ un artista completo, diversamente da tanti altri cantanti i cui brani vengono scritti a quattro o sei mani. Il festival riesce poco ad adattarsi all’originalità per questo non riflette affatto i gusti veri degli italiani”.

Clementino, Barracruda, Suarez, Kimicon Twinz sono solo alcuni dei nomi più conosciuti che collaborano con il producer cervinarese, ma quali sono gli attuali e futuri progetti di Gianmarco Cioffi?

“Attualmente mi sto occupando molto di musica elettronica, in estate uscirà un nuovo disco con importanti collaborazioni con i nomi più importanti della scena sia campani ma anche di tutta Italia, fino a Milano. Io sono un produttore non canto nelle mie tracce per cui questi hanno prestato la loro voce alle mie strumentali”.

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