Il primo intervento formativo partirà il 14 marzo, presso la Clinica Malzoni di Agropoli e sarà indirizzato a 20 dipendenti che saranno edotti su “Disturbo scheletrico e tecniche di movimentazione del paziente”, si tratta di un argomento che riguarda da vicino la sicurezza degli operatori, soprattutto infermieri, che impareranno a coniugare l’esigenza di muovere il paziente al meglio senza danneggiare se stessi.
Irpinia protagonista, dunque, di un progetto formativo che ha riscosso il plauso di Confindustria – che lo ha premiato con il finanziamento di Fondimpresa – e che si appresta a coinvolgere 3 regioni (Campania, Calabria e Basilicata), 23 strutture sanitarie private e circa 1000 operatori sanitari che saranno impegnati in corsi su tematiche di aggiornamento professionale.
“Sanità Start – ha spiegato Sergio Bolognese – è stato valutato da Fondimpresa come il progetto di più alta qualità in Italia in tutti i settori industriali e riconosce alla sanità un ruolo leader in tutte le dinamiche formative e del sindacato confederale. Questa leadership è premiante per un modello progettuale che pone al centro le esigenze delle aziende e dei lavoratori senza lasciare spazio ad alcuna speculazione di cui il settore della formazione è stato spesso oggetto. Ciò è possibile perché le aziende sanitarie hanno l’obbligo di formare il proprio personale, secondo il progetto nazionale ECM e, soprattutto, perché l’imprinting di questa iniziativa, nata dall’incontro con Carmine Malzoni, ha generato nel tempo soluzioni di altissima qualità che le aziende ci richiedono oltre ogni obbligo”.
Riprova della bontà del modello targato Espansione e Gruppo Malzoni, sta nel fatto che ne è stata richiesta l’applicazione in importanti aziende sanitarie italiane.
Soddisfatto anche il prof. Carmine Malzoni, che sottolinea un aspetto importante del progetto.
“Si tratta di una ottima performance – spiega – del team formato da Espansione e Gruppo Malzoni, di un progetto formativo che è una novità assoluta in Italia. “Sanità Start” pone l’Irpinia al vertice della formazione applicata alla sanità ed è, soprattutto, il segno di una crescita sempre perseguita dalle nostre strutture, di un sapere che desideriamo tramandare e portare fuori dai nostri confini”.
E’ un approccio alla formazione che tiene conto delle richieste e delle esigenze provenienti dalla “base”, dagli operatori sanitari e dalla loro esperienza quotidiana.
“E’ un cambio radicale di rotta – ha spiegato Alfredo Loso presidente di Fondimpresa – grazie al quale colui che è formato non è più un soggetto passivo ma diventa attore della formazione e, quindi, della propria crescita professionale. Sta cambiando, per fortuna, anche l’ottica delle imprese che ormai capiscono che investire nella formazione del personale vuol dire investire sulla propria risorsa più grande”.
