Sanità regionale: il caso Soresa tra tensioni e possibili dimissioni

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Partiti che si interrogano sul caso Soresa e sulla gestione del denaro pubblico . Notizie non confermate da fonti partenopee evidenziano grande tensione tra alcuni partiti della maggioranza che fa capo al presidente Bassolino, e sembra che più di un partito, tra i quali anche la Margherita, che ha alcuni esponenti nel Cda,( Sergio Barile e Franco De Simone) abbia chiesto le dimissioni dei rappresentanti in seno alla Soresa. Ancora un ‘caso’ nel pianeta della sanita’ campana, gia’ sommerso dai debiti ed in attesa spasmodica di un piano ospedaliero che riduca gli sprechi, ottimizzi le risorse ed eviti i cosiddetti viaggi della speranza. Il ‘caso’ è scoppiato nel bel mezzo della discussione sul piano ospedaliero – licenziato dalla Commissione competente ma in fase di riassestamento per espresse richieste sia della maggioranza che della opposizione – ed ha provocato non solo scintille ma più di un ‘focherello’. A sollevare l’ennesimo problema, intervenendo in aula, e’ stato il consigliere di An Enzo Rivellini, componente della Commissione Sanita’ e del Collegio dei revisori dei Conti. Rivellini ha spulciato con cura atti e documenti pubblici ricostruendo una storia che, se dovesse risultare vera, squasserebbe il gia’ disastrato sistema sanitario regionale. La vicenda fa riferimento alla societa’ istituita dalla Regione Campania per la gestione del debito della sanita, la ”Soresa Spa ”, che ha stipulato un accordo con un pool di tre banche internazionali – selezionate tramite bando pubblico – per un’operazione di circa tre miliardi di euro che prevede anche una cartolarizzazione. Secondo l’esponente di An, i tre grossi istituti di credito avrebbero individuato una societa’ con funzioni di service per gestire l’immissione di crediti sul mercato a fronte di un compenso di 18 milioni di euro. Per Rivellini il nodo va trovato quantomeno in due circostanze: la recente istituzione della societa’ (2005, con inizio attivita’ nel giugno del 2006); il capitale sociale di soli 10mila euro, di cui versati solo tremila. Il rappresentante legale della società con sede a Milano è un personaggio noto alle vicende sportive irpine, Omar Scafuro che tentò la scalata all’U.S.Avellino e che tirò in ballo perfino Silvio Berlusconi, ricevendo smentite dal leader di Forza Italia. Le parole di Rivellini hanno provocato grande sbandamento in aula spingendo l’assessore al Bilancio, e vice presidente della giunta, Antonio Valiante, a chiedere copia dell’incartamento. Nel giro di un’ora la questione e’ diventata un ‘caso’ nel martoriato ‘caso’ della sanita’ campana. Sul caso dovrebbe intervenire in aula proprio l’assessore Valiante ed il suo collega di giunta competente in materia, Angelo Montemarano. Nel frattempo si registrano le reazioni indignate dello Sdi che con il capogruppo Gennaro Oliviero ed il consigliere Felice Iossa (gia’ fortemente critici nei cronfonti dlela stesura del piano ospedaliero) che chiedono di verificare ed, eventualmente, dimissionare l’intero Cda della ‘Soresa’. All’assessore Montemarano si è rivolto direttamente il capogruppo dell’Udeur, Fernando Errico, che ha chiesto di verificare la veridicita’ delle dichiarazioni di Rivellini e quali siano gli atti da intraprendere nel merito.

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