Sanità, Maraia (M5S): “Primi risultati di una lunga battaglia, posti letto in più e nuovi reparti per l’ospedale di Ariano”

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“Da mesi sto lavorando con il Ministero della Salute, evidenziando come il Piano Ospedaliero De Luca non rispetti gli standard ospedalieri e penalizzi illegittimamente l’ospedale pubblico di Ariano Irpino. Oggi De Luca è costretto a dare ragione al Movimento 5 Stelle ed alle mie denunce, tornando sui suoi passi. Il Piano Ospedaliero è stato riadattato e prevede per l’ospedale di Ariano la programmazione di 28 nuovi posti letto e di 4 nuovi reparti (Psichiatria, Urologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria), senza contare i nuovi reparti ambulatoriali”.

Esordisce così l’ on. Generoso Maraia del M5S attraverso una nota stampa. “Finalmente si programma che Ariano diventerà Dea di primo livello. Apriranno nuovi reparti, ma la strada è ancora lunga. Ad Ariano infatti rimane una scarsa programmazione di posti letto oncologici: appena 4, un numero del tutto insufficiente. Occorre pertanto potenziare l’oncologia ed ottenere la radioterapia.

Di recente abbiamo scoperto che la radioterapia presso l’ospedale di Ariano non è stata finora realizzata per una negligenza della Morgante. I soldi per la radioterapia ci sono, ma occorre un’autorizzazione della Regione.

La Morgante ad oggi non ha chiesto lo sblocco dei fondi per valutare se l’attivazione di una radioterapia pubblica ad Ariano possa confliggere con ‘le autorizzazioni precedentemente rilasciate ai privati’. Ancora una volta vediamo confermato quanto denunciato da tempo: la Asl adotta una politica che penalizza il pubblico ed avvantaggia il privato.

Continuerò nei prossimi mesi a rapportarmi con il Ministero della Salute perché occorre che in Regione vengano attivati tutti i restanti Dea di Primo livello, in tutte le altre province. Mi batterò contro l’accorpamento dell’ospedale di Solofra al Moscati e contro l’accorpamento dell’ospedale di Sant’Agata dei Goti al Rummo di Benevento.

Abbiamo un eccesso di offerta privata, è lo stesso De Luca a riconoscerlo. Dobbiamo diminuire i punti di accesso privati, con procedure di accorpamento e riconversione, e potenziare il pubblico. Dobbiamo tutelare la salute dei cittadini e non i profitti di pochi. La strada è lunga, continuiamo a percorrerla insieme, per vincere insieme questa battaglia”.