Avellino – Vincenzo Filomena, presidente provinciale dell’ Alleanza di Centro, si inserisce sulla questione dei tagli alla sanità irpina.
“Tra gli obiettivi primari dello Stato italiano vi è, e vi dovrebbe rimanere anche in un’ottica federale, quello di realizzare una Repubblica di uguali; un’uguaglianza sostanziale che assicuri ai cittadini le medesime opportunità ed i medesimi servizi con una qualità, ovunque, comparabile. E’ compito della classe politica riuscire a comprendere cosa fare per mitigare le sempre più evidenti asimmetrie di trattamento che vengono poste in essere nei confronti dei cittadini e delle Comunità. Una ripartizione differente dei diritti sociali primari è inaccettabile, per cui ci risulta davvero difficile immaginare che la Regione Campania voglia coniare uno status di cittadinanza stratificato per “area geografica” prevedendo una sorta di titolarità ed esercizio di diritti sociali differenziati nei contenuti. Consapevoli delle preoccupanti difficoltà finanziarie che investono il governo regionale, apprezziamo la determinazione con la quale il presidente Caldoro persegue la razionalizzazione del sistema regionale, così come riteniamo encomiabile la volontà politica di eliminare la moltitudine di sprechi ed inefficienze che caratterizzano il sistema sanitario campano. Detto ciò, non riteniamo però, altresì apprezzabile e né possibile, che in Campania si possano adottare metriche politiche differenti che portano a svalutare la dignità e i diritti di cui risultano ugualmente titolari tutti i cittadini della Repubblica. Se vi sono in Campania, e ve ne sono, scuole, ospedali ed istituzioni che funzionano male, queste non piacciono a nessuno, per cui anziché immaginare di risolvere il problema sopprimendo tal quale ciò che in maniera superficiale viene ritenuto un semplice “centro di costo”, occorrerebbe a nostro parere adoperarsi con responsabilità per onorare le finalità degli ingenti investimenti statali effettuati garantendo il corretto funzionamento dei pubblici servizi. Abbiamo il timore che la questione degli ospedali in Alta Irpinia prospetti un modo ondivago di fare politica, perché realizzerebbe un piccolo ed incerto passo in avanti nel miglioramento dei disastrati conti della sanità a fronte di un enorme e sicuro passo all’indietro nell’equa ripartizione dei diritti sociali primari costituzionalmente garantiti. Come Alleanza di Centro siamo convinti che il Presidente Caldoro condivida la necessità che, per problematiche così complesse, si debba garantire un più proficuo dialogo istituzionale tra le parti con l’obiettivo di trovare una soluzione politica condivisa con le Comunità interessate”.