San Tommaso, subito le grandi manovre per il futuro

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Angelo D'Agostino

di Claudio De Vito – Un rione intero in visibilio, una città che applaude e che allo stesso tempo si ritrova un po’ spiazzata dall’avanzamento di una realtà calcistica quasi al livello dell’Avellino Calcio per campionato di competenza. E’ il magic moment del San Tommaso approdato in Serie D sabato grazie alla vittoria sull’Agropoli preceduta da mille malumori per la disputa del match a porte chiuse in quel di Pratola Serra.

Ma ora è il momento della festa che durerà a lungo perché il club del patron Marco Cucciniello ha raggiunto un traguardo storico. Il San Tommaso infatti, escludendo l’Avellino, sarà la prima squadra nella storia del calcio del capoluogo a disputare la D e, al contempo, ha consentito all’Irpinia di iscrivere il suo nome nella categoria dopo ben tredici anni. Festa sì ma anche programmazione immediata per non farsi trovare impreparati.

Si guarda già al futuro nel rione dove la compagine societaria è destinata a subire un mutamento sostanziale. In D servono investimenti di ben altra portata, compresi quelli relativi alla copertura dei costi per l’utilizzo del Partenio-Lombardi che al momento è l’unica via percorribile sul piano dell’impiantistica. Ecco allora che spuntano già i primi imprenditori interessati al progetto.

Già vicino a rilevare l’Avellino un paio di anni fa e tra le cordate pronte a rilanciare il calcio in città dopo l’esclusione dalla B, D’Agostino potrebbe rilevare l’80% delle quote societarie con Luigi Pavarese direttore sportivo. E ci sarebbe anche Carmine Marinelli che, dopo la beffa Avellino targata Sidigas incassata al fianco di Enrico Preziosi, potrebbe tornare alla carica per mettere le mani sul San Tommaso. E ancora, rumors insistenti degli ultimi giorni – che al momento non trovano conferma – hanno individuato anche in Walter Taccone uno dei possibili pretendenti. Il futuro è già iniziato.