Domenica 17 aprile, alle ore 18, presso il Centro Sociale Caritas di San Potito, il Museo del Lavoro propone la lettura teatrale su “Meridionali e Settentrionali all’appuntamento dell’Unità del paese. Letture e testimonianze di un difficile confronto”. La manifestazione nasce da una idea di Giuseppe Moricola e riguarda il difficile ingresso del Mezzogiorno d’Italia nel processo risorgimentale. Il lavoro è diviso in due parti: nella prima si tracciano i simboli del canone risorgimentale, i valori che lo hanno alimentato, i profili ideologici sociali e culturali dei protagonisti. Nella seconda, invece, a fronte della poesia risorgimentale, irrompe la prosa della dura realtà del paese, attraverso la “scoperta” del barbaro, “africanissimo” Meridione. Ed è il Mezzogiorno, visto dai settentrionali, il vero protagonista, con la sua gente, i suoi problemi e le rivolte del brigantaggio che lo caratterizzano. L’approccio al Mezzogiorno segna il processo unitario, inaugurando la irrisolta questione meridionale. Ma soprattutto costituisce il terreno più emblematico di verifica della debolezza identitaria del nostro paese. Questi i contenuti della lettura teatrale, costruita attraverso un suggestivo supporto video e audio e proposti attraverso la trama raccontata dallo stesso Moricola. L’autore-narratore ha voluto che con lui a raccontare le vicende risorgimentali ed il Mezzogiorno fossero, nell’insolito ruolo di lettori-attori, alcuni suoi colleghi del consiglio provinciale: Amalio Santoro, Franco Di Cecilia, Carmine De Angelis, l’assessore Domenico Gambacorta e lo stesso Presidente Cosimo Sibilia. Ad arricchire il racconto anche il contributo di Giuseppe Carillo, degli amministratori di San Potito Giuseppina Porfido e Gianfranco Moschella e del parroco Don Antonio Paradiso e il giovane afgano Mustafà. Dunque un modo originale per parlare di Risorgimento ad un pubblico di non addetti ai lavori e fuori dalla retorica celebrativa. Ancora più coinvolgente perché arricchito dalle immagini e i video ricercati e montati da Alessandro Iuliano e dalla colonna sonora della Banda Musicale di San Potito, diretta da Giuseppe De Marco, e dall’accompagnamento musicale alle voci della violoncellista Ivana Pisacreta.