Terremoto amministrativo a San Michele di Serino. Lo scorso 6 settembre sono state presentate le dimissioni contestuali dei consiglieri comunali Antonio De Mattia (esponente della maggioranza), Rosanna Verderame, Donatella Fieramosca, Guido Rapolla, Sabino Oliva ed Emma De Feo (esponenti dei gruppi di minoranza).
Attraverso una nota stampa i consiglieri spiegano la motivazioni che li ha spinti verso questa decisione.
La scelta dei consiglieri di lasciare il consiglio comunale giunge a seguito dell’ultimo atto della ‘saga Boccia’: le dimissioni irrevocabili del vicesindaco Alfonso De Maio.
Un atto dovuto, dunque, nel tentativo di mettere a riparo i conti pubblici del Comune e il futuro dello stesso Ente mettendo la parola fine ad uno stillicidio che va avanti da 48 mesi.
A conti fatti, il primo cittadino di San Michele di Serino non ha più né una maggioranza politica, né i numeri minimi per poter proseguire legittimamente l’attività amministrativa.
Dopo aver perso il sostegno di cinque dei consiglieri eletti tra le fila della sua lista, tra i quali due (De Mattia Antonio e De Maio Alfonso) che hanno ricoperto la carica di vicesindaco il sindaco Michele Boccia – si legge – continua a restare aggrappato con i denti alla poltrona di sindaco.
Il tentativo disperato e senza un briciolo di dignità è volto a concludere la missione intrapresa nel 2014 di terminare ad ogni costo il mandato quinquennale. Ci chiediamo quali interessi nasconde tanta caparbietà ed ostinazione nel rimanere inchiodato alla poltrona di Sindaco. Si apprende da qualche organo di stampa che le dimissioni sarebbero “irregolari”.
Nessuna irregolarità, le dimissioni sono valide ed efficaci. La scelta dolorosa, compiuta lo scorso giovedì, non ha nulla di irregolare.
A circa nove mesi dalla scadenza naturale del mandato, infatti, constatata l’assenza dei numeri previsti dalla legge e temendo che si proseguisse con un’attività amministrativa suicida, si è semplicemente preso atto che la peggiore delle consiliature in questo Comune dovesse terminare.
E per amore di patria e soprattutto per amore delle regole democratiche, sentendo di dover rispettare il mandato ricevuto dai cittadini, si è operata l’estrema scelta.
Conoscendo i trascorsi del signor Michele Boccia, che in questi quattro anni, ci ha abituato a continui rimpasti in giunta, surroghe e dimissioni fittizie, date al solo scopo di “guadagnare tempo”, che lo hanno ridotto senza più eletti da poter nominare o sostituire a suo piacimento per far malamente quadrare i conti, a danno esclusivo del paese; conoscendo la capacità dello stesso di andare oltre ogni regola, come fatto nell’ultimo consiglio comunale, in cui si è stati capaci di approvare in prima convocazione gli equilibri di bilancio senza avere la maggioranza del consiglio, ci aspettiamo ora un’ulteriore sceneggiata con le sue eventuali dimissioni volte solo a prendere tempo per vivacchiare qualche altra settimana.
Chiediamo con fiducia l’intervento del Prefetto di Avellino, affinchè al più presto, valutata la situazione complessiva e lo stato in cui versa il Consiglio Comunale, che non esiste più (7 consiglieri su 10 dimissionari) e nulla può più deliberare, proceda allo scioglimento dello stesso e alla nomina ad horas del Commissario Prefettizio“.