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Sale la differenziata, ma aumenta anche la Tari. Iaverone: “La città è più pulita”

Marco Imbimbo – La città di Avellino sfonda quota 65% di raccolta differenziata, avviandosi tra le città più virtuose. In contemporanea comincia a calare il costo del servizio effettuato da IrpiniAmbiente. Le tariffe Tari, però, sono pronte ad aumentare. A una prima occhiata, il paradosso sembra servito, ma la questione è più sottile.

Partendo dall’ultimo punto, il Comune di prepara a varare le nuove tariffe Tari che vedranno un aumento rispetto a quelle 2017. Gli uffici stanno ultimando le aliquote, ma qualche indiscrezione già emerge. Per le utenze domestiche, l’aumento, dovrebbe oscillare tra il 7% e il 10%, mentre per quelle commerciali l’aumento sarebbe addirittura maggiore.

Nel frattempo, però, a Piazza del Popolo hanno rivisto i costi del servizio offerto da IrpiniAmbiente. Nel mese di gennaio la raccolta differenziata ha raggiunto la fatidica soglia del 65% e, come previsto dal contratto sottoscritto lo scorso anno, scatta la riduzione del costo del servizio. Inizialmente fissato in circa 14 milioni di euro, si registra una riduzione di circa 300 mila euro per il mese di febbraio. Se confermata questa percentuale di differenziata, di mese in mese, il costo del servizio diminuirà notevolmente entro fine 2018.

Nonostante ciò, però, le tariffe aumenteranno per l’anno in corso, quasi in maniera paradossale, ma solo perché sono legate al costo del servizio fissato nel 2017.

«Passando al porta a porta spinto, inevitabilmente, è cambiato il servizio ed è aumentato il suo costo di circa 1 milione di euro – ricorda l’assessore alle Finanze, Maria Elena Iaverone. Nel frattempo, però, stiamo restituendo una città più pulita, senza cassonetti in strada».

L’assessore Iaverone conferma che le tariffe Tari aumenteranno «rispettano al 2017, ma restano comunque più basse rispetto al 2016. Lo scorso anno riuscimmo a ridurle anche grazie all’iscrizione al ruolo di oltre mille utenti – ricorda Iaverone. Da quest’anno, con l’introduzione del porta a porta spinto, ci sarà un lieve aumento, dovuto al servizio che è migliorato».

Diverso, invece, si prospetta lo scenario per il 2019 quando ci saranno delle riduzioni, se la raccolta differenziata dovesse attestarsi sul 65% per tutto il 2018. «Dal prossimo anno – spiega Iaverone – ci sarà sicuramente una riduzione perché, con l’aumento della quota di differenziata raccolta, diminuisce il costo del servizio e quindi ciò che paghiamo ad IrpiniAmbiente».

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