Sale giochi, Preziosi: “Pronti a votare, se maggioranza non ha nemmeno 7 voti vada a casa”

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Il prossimo 27 ottobre ci sarà un’altra delicata seduta di Consiglio Comunale. Ricapitalizzazione Acs, Teatro Gesualdo e regolamento “Ludopatie”. Questi sono alcuni degli argomenti che verranno affrontati e che sicuramente daranno vita a un dibattito acceso. Soprattutto per quanto riguarda l’ultimo che punta a porre un freno sul proliferare in città delle sale da gioco.

«Non è possibile che ci siano persone che vadano a buttare pensioni e stipendi nelle sale. Bisogna regolamentarle in modo serio l’argomento». Ha tuonato l’esponente d’opposizione, Dino Preziosi. Sarà la terza volta che il regolamento approderà in Aula dopo il flop di luglio, e soprattutto quello della scorsa settimana quando, parte della maggioranza, ha abbandonato l’Aula per non farlo approvare, dando vita ad un aspro botta e risposta tra l’assessore proponente, Arturo Iannaccone, e i consiglieri che contestano il suo regolamento.

«Penso che questa volta passerà – annuncia Preziosi. Noi opposizione siamo compatti nel votarlo così com’è stato presentato. Se la maggioranza ha sette voti, allora viene approvato (essendo un regolamento necessita di almeno 17 voti, ndr). Se poi non riescono a trovare nemmeno 7 voti allora è meglio che vadano a casa. Il problema di fondo è che non si può giocare su cose serie come la ludopatia. Non si possono fare meschinità come lasciare l’aula per non votarlo». Tra i consiglieri che abbandonarono l’Aula, però, c’è stato anche Domenico Palumbo, che appartiene allo stesso gruppo di Preziosi. «Non ero presente in quella seduta – spiega – ma se in consiglio dovesse decidere di votare contro o lasciare l’Aula, allora dovrà spiegare la sua posizione».

Il futuro del regolamento contro le “ludopatie” è tutto nelle mani dell’opposizione, come sottolinea lo stesso capogruppo Pd, Giuseppe Giacobbe: «Penso che voterà a favore». Lo stesso regolamento, lunedì, sarà oggetto di confronto nella commissione consiliare preposta, per analizzare le proposte di modifica pervenute da quei consiglieri che hanno deciso di non approvarlo la scorsa settimana. Modifiche, però, che rischiano di minare il già fragile equilibrio in maggioranza. Ida Grella, ad esempio, ha più volte sottolineato che non voterà un regolamento diverso da quello già presentato.

«Non credo che verrà modificato – annuncia Giacobbe. Spero che ci siano i 17 voti per approvarlo, grazie soprattutto alla minoranza. Siamo stati sempre in fibrillazione e continuiamo ad essere. Ormai sono 4 anni che è così. La minoranza ci darà una grande mano su un tema delicato».