SALA STAMPA/ Rastelli: “Ritrovato il sorriso. Contratto? Decide Taccone”

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rastelli sala stampa
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Massimo Rastelli esulta per il successo sul Modena elogiando lo spirito di gruppo della sua squadra e chiarisce la sua posizione contrattuale.

Avellino – Il sorriso di Massimo Rastelli nel post-partita manda in soffitta il silenzio stampa imposto dal club a Catania. “Porta bene non parlare prima della partita – scherza il tecnico biancoverde – E’ andata bene anche con il Bari, vorrà dire che d’ora in poi parlerà qualcun altro al posto mio alla vigilia. Un pizzico di scaramanzia non guasta”.

“Non è stata certamente la migliore prestazione della stagione – analizza Rastelli – Oggi però erano importanti i tre punti per ripartire dopo un periodo negativo. Abbiamo sofferto per alcuni tratti ma la difesa ha concesso le briciole. Ho dovuto lavorare molto sull’autostima del gruppo e far capire ai ragazzi che eravamo sempre quelli delle quattro vittorie consecutive. C’è stata la voglia di reagire al momento negativo da parte di tutti. Zito – aggiunge – è stato un autentico trascinatore giocando la migliore partita della sua stagione. E’ finalmente il calciatore che conoscevamo prima che arrivasse qui. Purtroppo è stato condizionato da una serie di guai fisici”.

L’imperativo ora come allora è vivere alla giornata. “Il secondo posto è ancora possibile – spiega – ma dovremo continuare a pensare partita per partita senza fare tabelle. Non esistono partite facili e dobbiamo pensare che alle nostre spalle c’è la spinta di un’intera provincia”.

C’è spazio anche per la sua situazione personale tra campo e contratto. “A chi mi dice di essere un difensivista rispondo che sono uno dei pochi allenatori in circolazione che non rinuncia alle due punte. Ci sono momenti in cui difendo a cinque, ma dipende da determinati frangenti della gara”.

“E’ normale essere messo in discussione dopo tre ko di fila – continua – La mia forza però è sentirmi in discussione anche dopo una vittoria come quella di Livorno. Le voci che mi riguardano (Empoli e Atalanta, ndr) fanno piacere ma soltanto se non strumentalizzate altrimenti mi danno fastidio. Anche l’anno scorso qualcuno mi aveva dato già al Chievo Verona. Ho un contratto fino al 2016 con questa società e se qualcuno mi vuole deve parlare con il presidente Taccone che nell’ultimo periodo mi è stato molto vicino. Personalmente vorrei raggiungere la Serie A alla guida di questo fantastico gruppo”.

 

 

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