L’Avellino esulta con Angelo D’Angelo che si scopre bomber trascinatore dei suoi. Era andato a segno invano a Trapani, mentre oggi ha deciso la contesa con la Pro Vercelli in favore dei lupi.
“Ci tenevamo perché a livello mentale non stavamo attraversando un momento positivo” ha evidenziato il capitano biancoverde. “Gli umori della gente arrivano fin dentro lo spogliatoio pertanto volevamo a tutti i costi dare un segnale – ha aggiunto – oggi si è visto l’Avellino di sempre, con cuore, passione e voglia di arrivare per primo sulla palla”.
D’Angelo sorride e brinda al ritorno al successo ma avverte: “Non abbiamo fatto niente, tabelle e numeri lasciano il tempo che trovano. Godiamoci questa vittoria ma sabato arriva il Lanciano contro cui dobbiamo continuare ad esprimere gioco e passione. Non meritiamo questa classifica perché la squadra è stata costruita nei minimi particolari”.
Un gol da antologia: “Non è da me, lo stop del pallone ha fatto la differenza perché ho portato la palla subito in avanti e calciato con tutta la rabbia che avevo dentro. Solo chi gioca qui da anni può capire cosa si prova in momenti così”.